FEDEZ IL BULLO

FEDEZ IL BULLO
FEDEZ IL BULLO

Nella notte tra il 21 e22 aprile scorso, un gruppo di ultrà del Milan hanno teso un agguato a Cristiano Iovane personal trainer delle dive e una notorietà conquistata con l’ormai celebre “caffè” preso con Ilary Blasi prima che la conduttrice tv divorziasse dall’ex capitano della Roma, Francesco Totti.  pestando il malcapitato e minacciando un vigilante reo di aver visto tutto.

Tra gli aggressori, anche se lui da pavido qual è nega, Federico Lucia conosciuto come “Fedez” per i decerebrati dei social media, il tutto sarebbe nato da una lite precedente tra il repper, in disgrazia, e il personal trainer avvenuta per motivi ancora da chiarire nella discoteca The Club.

Il fatto:

Nella notte indicata da un auto marca mercedes scendono 7, 8 persone tra cui Fedez, riconosciuto dal guardiano del condominio  e avvicinando il Iovane prendendolo a calci  e pugni, il vigilantes dello stabile è stato poi minacciato dal branco,   alcuni «accompagnatori» di Fedez hanno chiesto al vigilante, con insistenza, il «tesserino» e il «telefono cellulare». Poi l’hanno minacciato: «Fatti gli affari tuoi e non chiamare nessuno».

I carabinieri, arrivati sul posto, hanno trovato il personal trainer visibilmente scosso e ferito nel suo appartamento, , ed è quindi stato medicato in casa dal personale del 118 ma ha rifiutato il trasporto in ospedale nonostante le evidenti lesioni sia al viso che alla testa. Iovino ha detto di non conoscere i suoi aggressori e non ha voluto sporgere denuncia (indispensabile per contestare le lesioni), ma ha ancora tre mesi per farlo. E comunque per rissa si può procedere anche d’ufficio.

Fedez è tutto qui?

Fedez è tutto qui? Ebbene sì. Altro che influecer e “guida spirituale” di una cospicua masnada di idioti del web privi di senno de di senso critico. Finalmente Lucia ha gettato la maschera e si è  presentato solamente per quello che è, ovvero, un bullo di periferia nemmeno capace a fare il duro regolando i conti da solo, come un uomo (che non è, come dimostrato in tutti questi anni), e, per far valere le proprie ragioni, ha bisogno di chiamare una schiera di bulletti della sua risma, o avere l’appoggio mediatico dei suoi amichetti  far valere dialetticamente le sue ragioni e il suo pensiero malato.

Delle sue gesta ricordiamo solamente il suo voler apparire tra maxi appartamenti ed attici nella Milano bene, che tanto piace al nostro primo cittadino Beppe Sala,  lo spregio verso gli altri lanciando in corsa alla guida della sua Lamborghini, mazzi di banconote ai barboni, o di folli settimane bianche tra cene ed aperitivi sui ghiacciai bruciando in una ora quanto una persona onesta guadagna in un anno.

Addio caro Federico Lucia, oramai sei solo l’ombra di quello che eri o volevi dimostrare, e noi, non sentiremo di certo la tua mancanza

Paolo Ornaghi

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