EUROPA 2024: Il bis di Ursula con l’amica supponente e arrogante? – La Meloni continua a far campagna elettorale per la Ursula sfonderline, se la porta dietro nei suoi viaggi all’estero, probabilmente le porta anche la colazione a letto nella speranza di poter ricevere l’anno prossimo la ricompensa tanto attesa, uno strapuntino in prima fila nel governo dell’Europa.
Con la solita doppia narrazione ha illuso i suoi fedeli che con il suo successo alle prossime europee con i conservatori, italiani ed europei, sposterà a destra l’asse dell’Europa costringendo i popolari a lasciar fuori i socialisti, assicurando alla sua amica Ursula un nuovo mandato.
Marine LePen
Contemporaneamente, alla pari dei popolari, disprezza le Destre europee dalla Francia alla Germania, perché estreme a suo dire e si dissocia da Salvini per la “comunione” con la Le Pen (che stravincerà).
Ciò che non dice è che, è possibile che “le” Destre tutte complessivamente considerate avranno i numeri per proporsi ai popolari come maggioranza di governo dell’Europa in sostituzione dei socialisti, ma qualcuno pensa che i Popolari accetterebbero di governare con il partito della Le Pen e la AfD tedesca?
Nessuno con un minimo di buon senso politico può pensarlo, nemmeno la Meloni che con “lingua biforcuta” mostra agli italiani acefali un piano A – la vittoria della destra che esclude i socialisti- che in realtà è il piano B perché il risultato più probabile – quindi il vero A- è che i popolari con i socialisti dimezzati avranno bisogno solo della destra addomesticata per fare un nuovo governo Ursula.
I conservatori e la “larga coalizione”
Insomma, una riedizione in chiave europea del governo Draghi con l’unica differenza che i conservatori italiani invece che fare la finta opposizione come con Draghi entreranno al governo di “larga” coalizione, potendo peraltro, su delega, innalzare la potente bandiera a stelle e strisce.
Intanto con la connivenza (interessata) di questo governo subiamo tutte le rovinose imposizioni che l’Europa ci propina e non si può fare a meno di ricordare quegli appunti, quel giudizio di Berlusconi, straordinario conoscitore della personalità di chi lo circondava, sulla Meloni così “casualmente” inquadrato da un profetico fotografo.
Si, aspettate gente, aspettate la prossima transizione.
Giovanni Preziosa