Emily Clancy politicamente stupida – Emily Clancy è – tra gli amministratori bolognesi delle ultime leve – una delle più politicamente stupide. Ottima istruzione, buona cultura, frequentazioni tra le migliori, esperienze all’estero: tutto mescolato, però – e, quindi: sprecato – in un imbevibile cocktail ideologico, miscelato nei centri sociali del capoluogo felsineo e in un pessimo estremismo radical-chic.
Il suo mentore
Peggiore di lei, forse, c’è solo Matteo Lepore, il suo mentore e diretto superiore, il quale – difendendola anche quando la ragazza, senza scusanti plausibili, “piscia fuori dal vaso”, come nel caso dell’appello per revocare ad Alfredo Cospito il 41 bis – dimostra quanta ipocrisia, contraddittorietà e falsità ci siano nelle parole e nei pensieri di un medio-alto dirigente del Partito democratico.
D’altro canto, come potrebbero mai migliorare, personaggi siffatti, se possono cullarsi nell’idea di farla sempre e comunque franca?
In un Paese dove è praticamente normale mettere alla berlina o pretendere le dimissioni di chiunque da qualsiasi carica per un giudizio, anche storicamente fondato magari, su fatti di 100 o più anni or sono; se si è di sinistra, al contrario, si può tranquillamente inneggiare alla violenza; chiedere clemenza per eversori che si dichiarano “irriducibili” e che non danno segni di ravvedimento alcuno; unire la propria voce a quella di chi milita in organizzazioni e movimenti che, puntualmente ogni settimana o quasi, mettono a soqquadro, quando non devastano, almeno una città.
Centrodestra immobile
Di ancor peggiore, in questo senso, c’è solo il Centrodestra che, in questi momenti, pur non mancando di far conoscere all’opinione pubblica l’indignazione da cui è colto, non si mobilita mai per chiedere con decisione agli avversari di fare pulizia al loro interno, come, di contro, accade inesorabilmente quando sbaglia uno di Forza Italia, della Lega o dei meloniani.
Almeno si risolvesse, il Centrodestra, a prendere atto di questo “doppiopesismo” inaccettabile e vomitevole, respingendo tutte le accuse e tutte le campagne denigratorie che, per ragioni analoghe, ma di norma meno gravi, politici e pennivendoli della Sinistra s’inventano e agitano di quando in quando.
Continuando a cospargersi il capo di cenere in questo terreno della stupidità, infatti, come vuole un proverbio, non c’è nessuna convenienza: è il terreno della Sinistra, dove, con l’esperienza ormai ineguagliabile che gli è propria, possono battere qualsiasi contendente.
Emily Clancy, insomma, non va contrastata sul campo; bisogna pretendere dal suo “allenatore” e dalla sua squadra che la facciano smettere di giocare.
Altrimenti, fa bene lei, anche quando insulta le vittime del Terrorismo.