Elezioni: polverizzati i 5 stelle – Se alle scorse elezioni Politiche, nonostante il calo, i consensi del Movimento 5 Stelle hanno tenuto – attestandosi al 15% grazie al reddito di cittadinanza -, lo stesso non può certo dirsi per le ultime elezioni amministrative.
Il M5S, infatti, malgrado i proclami di alcuni dei leader, non ha neppure raggiunto il 3% in quasi tutte le città in cui si è presentato.
Da Brescia a Massa, passando per Treviso, Vicenza, Siena e Teramo, i pentastellati hanno subito un vero e proprio tracollo generalizzato.
Una moria di voti
Evidentemente, a livello locale il ricatto del reddito di cittadinanza non funziona, tantomeno nelle regioni del nord. Ed ecco che il flop è servito.
D’altronde, nessuno poteva avere dubbi che la grande bolla ingannevole a 5 stelle scoppiasse presto, dopo qualche anno di gloria.
Fico predica nel deserto
Le parole di Roberto Fico, che ha rivendicato presunti successi e passi avanti del Movimento sul territorio, non servono a nulla, se non a ricoprire sé stesso ed il proprio partito di ridicolo.
Ciò che indubbiamente rileva è il tramonto di una forza politica priva di ideologia e, con essa, del populismo inteso quale strumento vuoto di pura propaganda, volto ad ingannare ed allettare un elettorato stanco della mala politica.
Ne deriva, per altro verso, un vuoto enorme nel seno dell’amore politico nazionale, tanto che oltre un italiano su due ormai non va più a votare, poiché disilluso e privo di qualsivoglia speranza di ripresa.
È l’ora dei patrioti
In questo vuoto spetta alle forze patriottiche di riuscire ad inserirsi, creando una proposta politica valida e credibile, ed offrendo agli italiani un progetto utile – realmente- a risollevare le sorti della Nazione.
Che non sia fondato su proclami sterili, ma su idee serie di riscatto, rinnovamento e riappropriazione della sovranità politica, economica e militare del Paese.
Finché un’alternativa realmente patriottica non sarà costituita, allora tale vuoto continuerà ad espandersi, allontanando sempre più i cittadini dalla politica e sprofondando ulteriormente l’Italia nel caos.
Giustino D’Uva