E’ Milano ma sembra Marrakech – La nazionale marocchina si qualifica per la semifinale dei mondiali di calcio e a Milano e in altre città italiane la folta comunità della nazionale africana festeggia, infrangendo a tratti anche le normative dell’ordine pubblico.
Nelle piazze mentre si disputava la partita venivano vandalizzati parti dell’arredamento messo a disposizione proprio per l’occasione delle partite di questo strano mondiale – disputato d’inverno con la nostra Italia assente dalle competizioni – e guarda caso con una insolita squadra di origine africana, che per ora è tra le prime quattro. Sembra un po’ di rivivere i mondiali in corea del Sud , che videro quella squadretta orientale eliminarci agli ottavi.
La paralisi del governo
Meloni e Salvini al momento non riescono nemmeno a fermare gli sbarchi, mentre a Verona sembra sia partita un’inchiesta per scontri tra tifosi italiani e marocchini, anche qui le immagini ci riportano agli scontri di Rimini, dove migliaia di immigrati anche di seconda generazione hanno scatenato il panico.
Una riflessione doverosa
Una riflessione invece si potrebbe subito fare.
Le nostre città sono diventate sempre di più città dal modello multietnico, tanto che alcuni quartieri sono in mano a specifiche etnie, quartieri cinesi, arabi, africani e latino americani, con la conseguente espulsione degli italiani delle fasce popolari nelle estreme periferie se non addirittura anche nelle città di provincia.
Le metropoli ora sono o dell’appannaggio di quartieri ricchi , dove risiede la borghesia , e guarda caso , dove c’è più controllo , dove non sono ammessi campi Rom o accampamenti , ovviamente dove non sono permesse le occupazioni , poi invece ci sono i quartieri popolari , ormai in preda all’anarchia , degrado, spaccio di droga, criminalità diffusa, occupazioni e bivacchi , clandestini , prostituzione, insomma , per ritornare ai “festeggiamenti” qui ormai gli unici a non poter festeggiare sono gli italiani, almeno quelli che per mangiare ancora si devono rimboccare le maniche e andare a lavorare , per tutti gli altri vi è a disposizione una nazione diventata terra di “tutti ” e proprio per questo terra di nessuno .
Un appello al governo
Meloni Salvini, ascoltate, qui altro che pagare i danni, qui, c’è da espellere immediatamente tutti i i clandestini che girano indisturbati nelle nostre città, c’è da togliere la cittadinanza a chi una volta presa si è messo a delinquere costantemente umiliando la nostra nazione, c’è da riconsiderare dove i tanti stranieri che popolano le carceri italiane, debbano scontare le pene.
C’è molto da fare, e poco da dire, proprio il contrario di quello che fa la banda di centrodestra ora al governo sebbene sembra ci sia ancora la maggioranza Draghi.