E’ cambiato talmente tanto da non essere cambiato nulla

E' cambiato talmente tanto da non essere cambiato nulla
E’ cambiato talmente tanto da non essere cambiato nulla

Giuro che ho visto qualcuno festeggiare la vittoria dell’astensione. E davvero mi domando cosa ci sia da festeggiare. Non per vuota apologia dei valori democratici, qualsiasi cosa essi siano. Ma per la banale ragione che, davvero, non si capisce quale fosse l’obiettivo della battaglia. O le spoglie che avrebbero dovuto dividersi i vincitori. Non è questione di tifo o di strane parafilie legate alle matite copiative. È che sinceramente non ho capito che cosa abbia vinto chi è stato a casa.

Dunque, prima di questa epocale vittoria (prime elezioni europee sotto “””quorum”””) in Europa le carte le davano socialisti e popolari, con un irrilevante alleato sedicente liberale. Oggi le carte in Europa le danno socialisti e popolari, con un irrilevante alleato sedicente liberale. Stanno cercando un quarto per non giocare col morto, al momento sondano i Verdi e i Conservatori. Nel secondo caso per sostituire il fesso al morto, evidentemente.

In ogni caso, prima di questa colossale vittoria del non voto in Italia il primo partito era Fratelli d’Italia con il PD secondo. Oggi il primo partito è FdI e il secondo è il PD. Prima dell’astensione i partiti di matrice sovranista non contavano nulla. Adesso continuano a non contare nulla. Toscano è esattamente dove lo avete lasciato. Rizzo pure. Salvini stava distruggendo la Lega insieme a un Generale. Adesso il Generale E’ la Lega.

L’affluenza in Francia e Germania

Mentre l’affluenza in Francia ha fatto dimettere Macron e in Germania ha messo in minoranza il Governo, qui ha funzionato così bene che ha rafforzato i popolari al governo. Un piccolo miracolo. Adesso, che vi piaccia o meno chi ha vinto, mi spiegate VOI cosa avete portato a casa? Una scampagnata al mare? Il premio memino d’oro del vostro circolo Telegram? No, perché io fatico davvero a capire.

Ieri sera un commentatore di una TV privata diceva: capirei gli astensionisti se invece che andare a votare andassero in piazza a fare la rivoluzione. Mi è parsa un buona idea. Poi ci ho riflettuto: ma la rivoluzione non concede nemmeno dieci minuti di ferie? No, perché la militanza non va in vacanza, d’accordo, ma se si fossero utilizzati per andare a votare qualcuno un po’ più utile di Vannacci e un po’ meno élite paramassonica della Moratti non sarebbe stato più produttivo?

No, perché altrimenti poi il commento a queste elezioni, ovvero: è rimasto tutto com’era prima, ma con più speranza per tedeschi e francesi, un po’ ce lo meritiamo. Forse decisamente più di un po’, in effetti.

Brian Curto

Il 2diPicche lo puoi raggiungere

Attraverso la Community WhatsApp per commentare le notizie del giorno:

Community WhatsApp

 

Unendoti al canale WhatsApp per non perdere neanche un articolo:

Canale WhatsApp

 

Preferisci Telegram? Nessun problema:

Canale Telegram