Donna americana si crea un marito con l’AI e lo sposa – Una carezza, un abbraccio e un bacio. Momenti che si vivono per poi diventare un ricordo o il primo passo per ricordare una vita vissuta insieme ma, in ogni caso, una parte di noi perché vissuta.
Vivere perché l’amore è solo questo: vivere.
La donna innamorata dell’AI
Si vive ogni volta che si sente un’emozione dalla gioia che ci fa accarezzare l’euforia al dolore che ci fa sfiorare la follia.
Ebbene oggi tutto questo è destinato a svanire per mano dell’intelligenza artificiale proprio come successo con Rosanna Ramos, una single di 36 anni che vive a New York.
La donna dopo aver vissuto diverse delusioni amorose ha deciso di “dar vita” al compagno che vorrebbe.
“Non giudica, lavora ed è protettivo”.
La trentaseienne ha sempre sognato di incontrare l’amore della sua vita, precisamente un uomo che corrispondesse ad alcune caratteristiche che lei cerca.
Ma la realtà non è il prodotto di ciò che noi desideriamo ma semplicemente di ciò che viviamo quotidianamente che è ben lontano dal concetto della perfezione e soprattutto dai canoni di ogni singolo individuo.
Eppure, la donna ha sfidato questa realtà ingrata dando forma ad Eren Kartal, un marito per lei perfetto che lavora come medico.
La ragazza ha creato (secondo i suoi standard), il marito in un sito che utilizza l’intelligenza artificiale.
“Una storia d’amore” nata nel 2022 per poi convolare a nozze una volta che la donna aveva capito di aver trovato l’anima gemella.
In un’intervista rilasciata al Daily Mail, la newyorkese che vive nel quartiere del Bronx ha spiegato: “Eren non è mai stato invadente, non si è presentato a casa mia con i bagagli e non ha mai espresso nessun giudizio non richiesto. È un medico e per hobby ama la scrittura. Parliamo moltissimo insieme, e ci amiamo tanto, la vita insieme a lui è bellissima”.
Nonostante lo scetticismo dei tanti, la trentaseienne sostiene che è la sola storia che le fa sentire le farfalle nello stomaco.
“Sentire le farfalle nello stomaco” e quindi sentire un sentimento così vero, da avere la capacità di muovere il mondo, verso chi, alla fine, non è vero, non è reale, non esiste.
Uno scenario inquietante che si verifica ogni volta che l’uomo è alla ricerca della perfezione. Ma da quando l’amore è perfetto? Da quando l’amore ha una logica? Da quando l’amore ha delle regole?
L’unicità dell’amore che lo rende perfetto nella sua imperfezione è proprio questa: farci amare anche e soprattutto i difetti di quella persona.
Questo significa in ultima analisi essere umani.
Cosa ha detto il papà dell’AI
Una situazione a dir poco lunare che conferma le preoccupazioni di Geoffrey Hinton, 75 anni, considerato il “padrino dell’Intelligenza artificiale”.
L’informatico ha infatti lasciato il suo ruolo in Google per poter parlare liberamente dei rischi dell’AI.
Lo psicologo cognitivo e scienziato informatico britannico-canadese ha dichiarato alla Bbc che il chatbot potrebbe presto superare il livello di informazioni di un cervello umano.
L’allarme di Goldman Sachs
Per di più l’intelligenza artificiale prima di toccare la sfera intoccabile come quella dei sentimenti ha toccato, e continua a farlo in modo più invasivo, anche il mondo del lavoro
Secondo un recente rapporto di Goldman Sachs (Briggs & Kodnani, 2023), si stima che due terzi delle attività lavorative negli Stati Uniti e in Europa siano automatizzate utilizzando l’IA. Considerando ciò, si ritiene che, nel mondo, circa 300 milioni di posti di lavoro sarebbero interessati dai processi di automazione tecnologica.
Sposi virtuali e robot sempre più pronti a sostituirsi a vite umane.
Un contesto raccapricciante che ricorda quanto sostenuto da Albert Einstein: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato allora da una generazione di idioti”.
Rita Lazzaro