Denatalità: il bombardamento mediatico a chi conviene? – Il giornalismo è un “contraccettivo” lanciato dal sistema per aumentare il tasso di denatalità italiano: il bombardamento mediatico assume tutti i crismi dell’anticoncezionale, non pratico, ma dogmatico.
Bollettino dopo bollettino sulle spese di mantenimento dei figli nei primi anni di vita, durante gli anni scolastici e il periodo universitario, lo pseudo giornalismo asservito ai poteri forti svolge il suo compito: convincere gli italiani a fare meno figli, poiché la spesa per mantenerli sarebbe insostenibile.
Il nemico è dentro le porte
Lo scopo è avallare l’immigrazione di massa, creare dal nulla “nuovi italiani” che non lo sono e non lo saranno mai per questioni di razza, di appartenenza, di cultura, di storia.
La polemica contro il Ministro Lollobrigida riguardo la sostituzione etnica non è ancora sopita ed il giornalismo nostrano – oltre che a sminuire il ruolo e la qualità della professione – si produce instancabilmente in una propaganda antitaliana senza precedenti, instillando e alimentando paura e sfiducia, giocando la carta del sensazionalismo per azzerare le speranze delle famiglie italiane.
Un mondo al rovescio
Non bastasse la carta stampata in supporto al male italiano, giunge la schiera di influencer e noti personaggi da copertina a decantare la “meravigliosa” vita senza figli che, da scelta personale del tutto insindacabile, diventa una bandiera di propaganda senza scrupoli.
Intanto nessun sostegno alle famiglie
Nel marasma, l’aiuto alle famiglie rimane un miraggio per i “vecchi” italiani, una realtà consolidata e ripetuta per i nuovi e chiunque proponga di intervenire a riguardo viene immediatamente neutralizzato, modellando la realtà ad uso e consumo di chi alla regia di ciò che in corso nella rovina di questo mondo moderno fa il proprio interesse, in un Paese tra gli ultimi in classifica per la libertà di stampa.
Lorenzo Gentile