DDL Sicurezza, scripta manent, verba volant?

DDL Sicurezza, scripta manent, verba volant?DDL Sicurezza, scripta manent, verba volant? – Cosa dovremmo aspettarci in fatto di sicurezza interna dal governo più falso e ipocrita della storia, doppia faccia e voltagabbana, prono all’interesse straniero, ben peggiore nella sua infamia del Movimento 5Stelle?

L’Esecutivo in carica ha perso di credibilità – semmai ne avesse avuta – e, de facto, qualsiasi misura fintamente messa nero su bianco a presunto favore del popolo italiano è da considerarsi un’iperbole destinata a sgonfiarsi al primo giro di boa.

Ennesima misura pubblicitaria

Dopo la farsa sulle accise e sull’invasione africana, è il momento della sicurezza interna.

I provvedimenti approvati dal Consiglio dei ministri non sono che “molto rumore per nulla”.

In quale mondo moderno, in quale Italia del XXI secolo saranno mai presi provvedimenti nei confronti dei criminali di qualunque risma, sesso, razza?

Se alle parole seguissero i fatti…

Rom, clandestini, truffatori, occupanti abusivi di alloggi, ladri, violentatori, rivoltosi nelle carceri e nei centri di accoglienza, sono nel mirino di un governo che a parole li giudica delinquenti, ma nei fatti li tratta come liberi professionisti.

Tutti i provvedimenti contro le borseggiatrici Rom incinta, gli accattoni e violentatori clandestini, i truffatori che approfittano degli anziani, i riottosi nelle strutture di detenzione o permanenza, sono storielle buone solo a convincere l’elettorato cieco, sordo, muto e di parte che tutto stia filando per il verso giusto, nella realtà quotidiana, sono falsi proclami destinati a deludere chiunque abbia occhi e orecchi aperti.

Il problema di fondo

Il problema è uno solo: la forma di governo che permette ai politici di ergersi al di sopra del cittadino comune.

Fintanto che non si comprenderà che è questo genere di democrazia il vero cancro del mondo, le cui metastasi hanno ormai ucciso l’Italia, gli illusi corrano pure a votare alla prossima tornata elettorale o si ostinino a combattere il sistema con le regole del sistema.

Eravamo un popolo di santi, artisti, pensatori naviganti ed eroi… Eravamo.

Cristian Borghetti

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