Chiara Valerio e i cortocircuiti progressisti

Chiara Valerio e i cortocircuiti progressistiChiara Valerio e i cortocircuiti progressisti – Chiara Valerio, la scrittrice progressista, secondo cui “i legami di sangue sarebbero materia da fascisti”, si scaglia contro la decisione del Tribunale di non riconoscere la genitorialità coppie formate da persone dello stesso sesso.

Ennesimo cortocircuito progressista

La Valerio dovrebbe sapere che il Tribunale ha soltanto applicato la legge e che, poiché viviamo – a detta dei supporter dell’antifascismo – in una Repubblica democratica nata dalla resistenza, il collegamento con il fascismo non ha ragione d’essere.

O meglio, esiste soltanto nei deliri progressisti, quando il paradiso democratico che sarebbe la Repubblica italiana nata dalla Resistenza non è conforme alla loro idea di democrazia.

Cosa dice la Costituzione?

La stessa costituzione, venerata ossessivamente, dice all’Articolo 29 che “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.

Forse anche la Costituzione antifascista è fascista?

Il fatto è che tutti questi guru del cambiamento hanno una visione distorta sia del fascismo che dell’antifascismo, associando a entrambi concetti, aspetti e caratteristiche in modo arbitrario in modo da aggirare il dibattito democratico da loro stessi osannato.

Finiamola con l’isteria antifascista

L’antifascismo è un’arma pericolosa, perché qualsiasi norma che non venga abolita o modificata dal Parlamento secondo il volere dei “tifosi” può essere dichiarata fascista e quindi osteggiata in maniera illegale e violenta.

L’antifascismo si configura come movimento in antitesi alla vigente legge di Stato, con buona pace della alla XII disposizione transitoria della Costituzione italiana.

Lorenzo Gentile