Cercano di convincerci a combattere una guerra di religione.
Forse siamo riusciti a schivare il rischio di un confronto armato tra la NATO e la Russia ed eccoci a un passo da un altro confronto: il mondo dei buoni (quello occidentale, noi) contro il mondo dei super cattivi, L’Iran e i suoi (pochi) alleati.
Chi vuole questa guerra e quale alleanza la sta preparando?
Guardiamoci intorno senza dar retta ai soliti organi di comunicazione nostrani servi sciocchi delle «PsyOps» gestite a partire da Tampa in Florida, che nella loro brochure di presentazione non hanno remore a confessare «these Soldiers are communication experts who persuade allies and enemies in the nation’s best interest».
Come dicevo più sopra, si sta delineando un nuovo teatro operativo che fa presagire un affrontamento tra Israele e Iran, e questo tutto sommato rientra nella logica: è da anni che i due paesi promettono di darsele di santa ragione: l’Iran non ha mai nascosto di voler cancellare Israele dalle carte geografiche (anche se mi consta che la sinagoga Yussef Abad in Teheran sia ancora aperta) e non si può negare che Israele, da parte sua non abbia fatto di tutto per tener alta la tensione; il recente bombardamento del Consolato iraniano in Siria e il più recente bombardamento in territorio iraniano con il quale Israele ha fatto fuori il capo di Hamas, sono solo gli ultimi di una serie di episodi difficilmente giustificabili con la necessità di sopravvivenza dello stato ebraico.
Ma, ripeto, a grandi linee, il tutto rientra in una logica di paesi contrapposti sia per interessi strategici, sia per retaggi storici e spirituali.
Il diavolo e l’acqua santa
Quello che deve attirare la nostra attenzione e preoccuparci é altro: dietro Israele c’é qualcosa che rimanda al controsenso del «diavolo e l’acqua santa» … il mistero di come fanno ad andare d’accordo. Com’è mai possibile che i due compagni di merende, USA e Israele, riescano ad andare a braccetto con il peggio dell’Islam, l’Arabia Saudita e paesi wahhabiti del Golfo?
Per capirlo basta uscire dall’analisi solo economica della storia come marxismo vuole, vediamo:
Punto Primo, quei paesi hanno in comune una legge economica che si è fatta morale, quella del «business is business», del «pecunia non olet» e dell’assunto machiavellico secondo cui «il fine giustifica i mezzi» interpretato in chiave bassamente utilitaristica.
Punto Secondo (forse più omogeneizzante del primo), Ebraismo, Islam fondamentalista e protestantesimo WASP sono cugini germani e hanno in comune la stessa morale e la stessa spiritualità tetragona e spietata, e venerano lo stesso Dio, un Dio profondamente diverso da quello Cattolico (un Dio che premia gli eletti e, guarda caso, non é eletto chi non appartiene a quella congrega).
La guerra di religione
Noi, schiavetti giulivi di Europa e NATO non ci rendiamo conto che si sta profilando una guerra nella quale in maniera diretta o indiretta rischiamo di essere coinvolti e sarà una guerra di religione di sunniti contro sci’iti; in pratica una guerra inter-islamica voluta dall’Arabia Saudita per la primazia regionale e religiosa che sancirà sia la primazia di una nuova spiritualità (la peggiore sia per noi cristiani sia per musulmani stessi), sia nuovi equilibri regionali in cui noi non avremo nulla da guadagnare, anzi, saremo sempre più servi e sempre più sciocchi
Fa rabbia vedere come ci stiamo schierando a favore del peggiore Islam e della peggiore ideologia, perché convinti dalle Psy-Ops che l’Iran sia il male assoluto.
La situazione, pur nella sua attuale indeterminatezza appare chiara:
- Il più pericoloso competitor regionale di Israele é l’Iran il quale, tramite Hizb Allah ne controlla il confine nord e tramite la Siria si proietta fino al Mediterraneo.
- Il più pericoloso competitor religioso del wahhabismo in seno al mondo islamico mediorientale è lo stesso Iran, il quale nell’immaginario musulmano impersonifica lo scandalo della divisione della comunità dei credenti e da secoli rimanda alla resa dei conti suscettibile di ristabilire l’unità della Umma. Un’ottima occasione per la conventicola musulmana dei paesi del Golfo per riacquistare una primazia religiosa messa in discussione dall’Islam del Maghreb ben più tollerante.
- Eliminato per sempre dal mondo arabo islamico e cristiano il Ba’athismo, che era suscettibile di dar vita alla Grande Nazione Araba (laica ma non atea) gli USA hanno ora nella regione due grandi e potenti alleati, Israele e la conventicola dei paesi del Golfo, ma tutti e tre hanno un unico nemico ben più pericoloso di quel che era l’Iraq di Saddam Hussein: l’Iran
Interessi comuni e comune senso di Dio del peggior ebraismo, del peggior islam, del peggior cristianesimo, (quello Wasp e massone), si industriano per convincerci sia giusto far la guerra all’Iran per «the nation’s best interest»
A questo punto in cui appare assodata l’alleanza tra il sionismo, l’islamismo fondamentalista e il protestantesimo di marca WASP, son curioso di vedere gli argomenti che le PsyOps tireranno fuori per convincerci a far parte di quella insana alleanza e come i nostri politici ci convinceranno che andiamo in guerra per difendere la nostra libertà futura.
Corrado Corradi
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