Biden regala i Patriot a Zelensky – Che gli USA siano un bel posto durante le vacanze natalizie è un fatto assodato, così – con l’occasione dell’avvicinarsi del Natale – il presidente Ucraino, nonchè burattino della Nato, Zelensky, si è concesso un tour negli USA.
Davanti al Congresso americano, a dispetto della morte e della sofferenza che il suo popolo sta patendo, ha gridato che “l’Ucraina è viva e non si arrenderà mai”.
Uno Zelensky stravolto
Se nei primissimi giorni di questo infame conflitti, il signor Zelensky sembrava rilassato, sorridente e azzimato, ora lo si vede sempre sfoggiare un’indecente e ipocrita tenuta militare, con la faccia scavata e stanca, si spera solo per l’effetto dello stress.
Il negoziato impossibile
Tant’è che il discorso tenuto, sia da lui sia da Biden, è solo propaganda bellica, a dispetto di una Russia che con il suo presidente Putin ha lanciato parole di speranza al mondo, parlando di negoziati possibili, e di rinuncia a voler utilizzare le sue potenti armi nucleari; le quali, in caso di deflagrazione, potrebbero mettere a repentaglio l’esistenza stessa del pianeta terra.
Biden guerrafondaio
Biden ed il suo fantoccio, invece, hanno ricordato le loro folli intenzioni, cioè quelle di continuare fino ad una “giusta soluzione”.
Facile capire che la “giusta soluzione” sia, la sottomissione dell’Ucraina a Washington e Bruxelles, e la remissione, della Russia che dovrebbe accettare lo sconfinamento della Nato fin quasi sotto il Cremlino.
L’Europa alla catena
Inoltre, quel che c’è da sottolineare in maniera drammatica – nel sunto che esce fuori da questo incontro – è che c’è tutto l’appoggio dell’Europa, con Francia Germania e Italia che spiccano particolarmente, per il sostegno alla guerra. Ebbene sì, abbiamo qui in Italia il primo presidente donna, ma anche uno dei tanti servi senza dignità della Nato, alla faccia del sovranismo tanto sbandierato.
Se Zelensky se lo ricorda, assorto com’è tra i grattacieli statunitensi, il popolo ucraino passerà le feste al lume di candela; al contempo bisogna ricordare che le imprese Europee e italiane passeranno le feste con il pensiero del caro bollette o dell’imminente fallimento. D’altronde migliaia di imprese non solo sono state abbandonate dallo stato, ma proprio con la Russia, facevamo affari molto convenienti, essendosi per loro figurato il danno oltre la beffa.
Arrivano i Patriot
Concludendo, Biden promette altre armi – per quasi due miliardi di dollari – tra cui, dovrebbero arrivare missili a lunga gittata, e razzi per la difesa aerea. Zelensky, tutto contento, non esclude di fare visita anche a Londra, Parigi e Berlino, giacchè sono di strada al ritorno verso Kiev.
Italia al palo
Verrebbe da chiedersi come mai Roma non sia nei suoi piani di volo; probabilmente sa’ già che a Palazzo Chigi c’è una Yes-Woman, che obbedisce al suono di una telefonata, inutile perdere tempo.
Così è ridotto il vecchio continente, schiacciato tra il martello di un senescente guerrafondaio a stelle e strisce e l’incudine di un megalomane tossicodipendente.
Ovviamente il concetto stesso di Vecchio Continente non può non includere la grande Russia, che è europea a tutti gli effetti. Allora il migliore augurio non può che essere questo per il nuovo anno, cioè che sia un anno di liberazione dalla tirannia americana, per una rinascita spirituale e materiale della grande Europa – che parte da Lisbona e arriva a Vladivostok – al fine di illuminare il mondo di quei grandi valori che ci hanno contraddistinto nei secoli addietro