Basta con gli italiani, siamo indigeni bianchi – Neolingua, prosegue l’azione del PD contro il fascistissimo idioma nostrano.
A furia di piantare inglesismi qua e là sui giornali, la lingua più bella del mondo non si evolverà mai.
E oltre alle ridicole desinenze di genere, anche il normale lessico deve piegarsi al politicamente corretto.
Siamo indigeni bianchi
Ora secondo un’esponente del PD di Firenze, Donata Bianchi, gli italiani vanno definiti “indigeni bianchi”, in quanto ormai si è talmente perso il concetto di nazionalità, volutamente confuso con cittadinanza, da dover ricercare altri termini per descrivere chi italiano lo è davvero, per etnia, cultura, lingua e tradizioni.
Tutti aspetti imprescindibili per definire un appartenente ad una comunità nazionale, quantomeno in Europa.
L’accelerata della Schlein
Definendo “italiani” tutti coloro che si identificano in un generale amore per la Costituzione (e l’han detto davvero), cosa ci caratterizzerà nella sostanza? Nulla.
Ma la comunità “italiana” ormai così variegata avrà bisogno della neolingua progressista per chiamare i singoli gruppi.
Ed essere “indigeni bianchi” significherà essere visti come tutti quegli indigeni trovati dai colonizzatori e da questi ultimi considerati selvaggi.
Perché il progressismo antirazzista ragiona così: l’uomo bianco è il male e deve sottomettersi al nuovo che arriva.
Ancora una volta la sinistra ha perso una bella occasione per tacere.
Lorenzo Gentile