Attentato a Trump: A pensar male si fa peccato*
Non poteva essere altrimenti, l’attentato a Donald Trump ha smosso le acque della comunicazione come un grosso sasso lanciato in una palude mefitica.
Difficile rendere conto di tutte gli innumerevoli commenti, ipotesi e illazioni letteralmente vomitate sui media e riprese sui social.
Ci ha particolarmente colpito, tra le “analisi” dell’attentato, la tesi di un militare canadese specializzato in sicurezza: Dallas Alexander.
L’Alexander che detiene il record mondiale per l’uccisione di un cecchino a più lunga distanza confermata (i bei Guinness americani), secondo il Daily Mail, ha espresso incredulità per le circostanze dell’attacco.
“Conosco molto bene l’organizzazione di questo servizio di sicurezza e quale dovrebbe essere il lavoro, e cosa è successo ieri”, ha detto nel suo video ormai virale.
“Non ho dubbi che l’assassino abbia ricevuto aiuto da qualche parte all’interno di un’agenzia, un’organizzazione o del governo.”
Dichiarazioni pesantissime che hanno aumentato, sempre che ce ne fosse bisogno, la tensione negli Stati Uniti.
Gli argomenti, proposti da Alexander su un attentato che ha lasciato tutti perplessi, si basano sulla posizione dell’attentatore e la sua capacità di sparare contro l’ex presidente.
Nemmeno un bambino di seconda media
“Non può essere possibile, in pieno giorno, salire su un tetto all’interno (dell’area di sicurezza- ndr), ad un paio di centinaia di metri dal palco del presidente”, proseguendo poi, “Non puoi metterti in quella posizione con un’arma quando c’è un presidente che parla. Non è possibile farlo…è la cosa più fottutamente ovvia, il posto più ovvio del mondo intero”.
Poi ha scherzato: “Potresti essere come un bambino di seconda media – con ‘Cosa dobbiamo fare per la sicurezza?’ Bene, diamo un’occhiata a questi tetti che sono quasi a portata zero di un fucile”.
Mentre le autorità sostengono che Crooks ha agito da solo, sia i repubblicani che i democratici chiedono un’indagine urgente sulla risposta dei servizi segreti.
Molti media hanno riportato le testimonianze di chi afferma di aver allertato le forze dell’ordine riguardo a un individuo armato che si arrampicava su un edificio, ma il sospetto sarebbe stato perso di vista prima dell’inizio della sparatoria.
Questo ufficialmente…
“A pensar male si fa peccato”, diceva un noto politico* italiano e noi siamo dei peccatori!
Nota:
*Giulio Andreotti, Ex Presidente del Consiglio Italiano
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