Arrestato jihadista a Torino: era pronto a colpire?
Sono anni che assistiamo alla costante invasione del suolo europeo e ci troviamo a fronteggiare anche chi, al contrario di come vogliono farci credere, non viene qui a tentare di fare fortuna e/o lavorare, ma bensì, sotto un sistema più grande di lui, a contribuire alla disfatta dei nostri popoli.
Le ultime notizie lasciano perplessi molti italiani, non noi, in quanto sapevamo che prima o poi ci saremmo imbattuti in uno di questi punti dolenti, appunto perché, la sostituzione etnica (che denunciamo), prosegue già da tempo in maniera copiosa.
Li abbiamo in casa
Tralasciando la problematica della sostituzione etnica, alla quale momentaneamente si sostituisce la questione terroristica, ecco che troviamo proprio nei recenti avvenimenti i gravissimi fatti di Torino, che vedono protagonista un marocchino naturalizzato Italiano (anche qui incombe senza farlo di proposito la sostituzione etnica e le problematiche che ne causa), Halili Elmahdi, di 29 anni che si era reso famoso negli ambienti radicali per essere stato uno dei primi traduttori di testi jihadisti in lingua Italiana.
Chiaramente con precedenti penali accompagnati da due esperienze di detenzione, si trovava all’interno dei nostri confini, e questo la dice lunga sull’operato del governo nei confronti della sicurezza nelle nostre città.
Se ancora gli italiani nutrono aspettative e fiducia nei confronti di chi ricopre le massime cariche dello Stato, sono evidentemente immersi in uno stato di coma profondo, che non permette loro di osservare con lucidità la realtà dei fatti, e che di conseguenza, come una montagna russa alterna il suo parere in merito tra il buonismo e il menefreghismo.
Il governo anche in questo caso sonnecchia
Ci pensiamo noi a svelarvi la verità: per l’ennesima volta, nomi del calibro di Meloni, Salvini e tutti gli enti della cosiddetta partitocrazia che si trova “a destra”, non spenderanno una parola, né tantomeno un’azione, in quanto tutto ciò che di umiliante per gli Italiani sta continuando a verificarsi, accade sotto l’ala del loro governo, lo stesso che in entrata si era dimostrato promettente dopo una campagna elettorale di illusioni e tradimenti.
Manuel Zavaglia
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