Armi in Sudamerica: indagati D’Alema e Profumo – Armi alla Colombia: la Procura di Napoli, nell’ambito dell’indagine sulle forniture belliche al paese sudamericano, ha effettuato una perquisizione nelle abitazioni e negli uffici dell’ex Presidente del Consiglio Massimo D’Alema e di Alessandro Profumo, ex Amministratore delegato di Leonardo.
Intrecci con la finanza
I magistrati partenopei contestano l’intermediazione illecita nella vendita di aerei militari, navi e sommergibili, prodotti da Fincantieri e Leonardo, in favore del governo colombiano di cui D’Alema e Profumo potrebbero essere responsabili.
Una partita di armamenti illegale, condotta privatamente eludendo il controllo delle autorità pubbliche preposte.
Quattro miliardi contestati
Parliamo di commesse per oltre quattro miliardi, di una mediazione tramite D’Alema e Profumo stimata in milioni di euro.
Una trama da film di Hollywood che intreccia politica, ambienti militari ed industriali, all’ombra della sempre verde ideologia veterocomunista, sotto la cui egida tutto è consentito.
La magistratura andrà a fondo?
La procura lascia intendere che non mollerà la presa tanto facilmente e per l’ex Premier si prospettano grane non di poco conto. L’auspicio è che la magistratura, notoriamente allineata alle posizioni ideologiche dello stesso D’Alema, non si adoperi per mettere tutto a tacere. Lo scossone politico potrebbe essere tra i più dirompenti dal dopoguerra ad oggi, dando luogo a inchieste giudiziarie con risvolti potenzialmente devastanti. anche ai massimi livelli.
Giustino D’Uva