Adolfo Urso a Kiev – Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è arrivato a Kiev, a nome del governo italiano, per confermare quanto già promesso nella visita di settembre – prima delle elezioni – da FDI.
Conferma, se mai ci fosse stato ancora bisogno, che la Meloni non vuole fare brutte figure con i suoi interlocutori – padroni – internazionali.
Il sostegno infinito
L’invio del Ministro italiano, insieme al rappresentante di Confindustria Carlo Bonomi, serve ad assicurare il sostegno dell’Italia al guerrafondaio Zelensky, tralasciando, chiaramente, ciò che più conta per il nostro Paese e per le tante imprese italiane che con la Russia erano in ottimi affari.
Peraltro, a causa della politica di Guerra – appena confermata dal Parlamento a larga maggioranza – anche per il 2023 i sacrifici saranno a carico delle imprese italiane, già duramente provate dalle criminali restrizioni anti Covid, con le conseguenze sociali terribili che è facile prevedere.
La nuova ambasciata italiana
C’è da aggiungere che, per coronare il servilismo italiano agli USA, il Ministro Urso, insieme all’ambasciatore Zazo, ha inaugurato la nuova sede dell’ambasciata italiana a Kiev, occasione ufficiale che fa presagire una strategia di attacco ai diritti dei lavoratori italiani, con cui Confindustria probabilmente sta tentando di rassicurare parte dell’impresa italiana.
Giorgia, cosa combini?
Guerra, sfruttamento e caro vita: la Meloni, più che una patriota, è sempre più una marionetta al servizio dei poteri forti, pronta a qualunque scempio, purché serva a riempire il curriculum della sua già lunghissima carriera politicante.