A volte ritornano: le dichiarazioni di Achille Occhetto – “Il Signore ha visto i ragazzi con la vernice inascoltati e ha mandato il diluvio”: delirante affermazione del fanatico Achille Occhetto, risputato persino dall’oblio che, evidentemente, non lo reputa bene accetto.
Parole insensate, pronunciate da un non credente, da un non addetto ai lavori; un cortocircuito di parole ipocrite ad avallo di azioni insensate a difesa dell’idiozia più insana – nota la protesta degli ambientalisti che hanno fermato una gara di Formula E, ovvero di auto elettriche – e del vandalismo più becero che deturpa monumenti storici e proprietà privata, con una spesa di riparazione non indifferente e l’utilizzo di prodotti nemici dell’ambiente per il ripristino della condizione iniziale.
Un bel tacer non fu mai scritto
Non si smentisce nella sua insana e proverbiale nullità l’ultimo segretario del Partito Comunista Italiano, avamposto del blocco sovietico in Italia, lo stesso blocco che ha deturpato l’ambiente di mezzo pianeta in nome della crescita forzata e che continua la sua opera distruttiva in Cina e in altre realtà.
Vero che l’impronta umana sull’ecosistema è stata dannosa e che servano attente politiche di sostenibilità e di riduzione delle emissioni nocive, ma è anche vero che tali politiche devono procedere di pari passo ad una rivoluzione sociale.
La cosiddetta “Transazione Verde” deve essere graduale ed economicamente sostenibile, mettendo al centro l’essere umano.
Coccola i gretini
La protesta degli imbrattatori di sistema, sostenuti da Occhetto, è aria fritta, fine a sé stessa, atta unicamente a lavare la coscienza di chi l’ambiente non lo conosce e di chi dell’ambiente ha abusato per anni. Le politiche verdi sono strumentali e nascondono lati oscuri, scarichi di responsabilità di chi parla parla e a volte strilla, ma che dimentica e offende gli abitanti delle terre colpite da tragedie favorite dal degrado e dall’incuria dell’ambiente.
L’Emilia-Romagna e l’Italia intera dovrebbero rispondere a tono ad Occhetto, eppure in questo caso di mala umanità e senescenza acuta, non volendo pensare a parole figlie di un pensiero senziente, rispondiamo che un bel tacer non fu mai scritto.
Lorenzo Gentile