A QUANDO L’ABORTO REATO UNIVERSALE?
Grande e giustificato giubilo per l’approvazione in parlamento della legge che rende reato universale l’utero in affitto.
È estremamente umiliante che una donna sia costretta dalla sua condizione di povertà – chi non ha problemi economici, non mette a disposizione il suo corpo – ad affittare per nove mesi un suo organo e che, una volta divenuta madre, debba immediatamente lasciare per sempre suo figlio – con il quale, già durante la gravidanza si costituisce un rapporto di osmosi unico e irripetibile – a chi ha lo strapotere economico di toglierglielo.
Una modalità procreativa contro natura e già vietata dalla legge italiana, che i furbetti bypassavano andando all’estero, e ritornando a casa con la “merce” umana.
Infatti, immancabili sono arrivate le vibrate proteste del PD, dei 5S e della sinistra in genere, dalle cui fila i predetti furbetti provengono (Lo Giudice, Vendola, etc.).
Ciò che però mi pare assente, in questo momento di giustificati festeggiamenti, è la consapevolezza che l’utero in affitto, la fecondazione artificiale e l’aborto sono figli gemelli della stessa madre, l’ideologia materialista, determinista e nichilista che lavora alacremente alla oggettualizzazione, alla cosificazione e alla reificazione dell’essere umano.
Non qualcuno ma qualcosa, non soggetto ma oggetto, non persona ma cosa.
Nell’utero in affitto il bambino viene venduto – insieme all’organo della madre che viene, per l’appunto, affittato – con conseguente schiavitù dell’umano.
Nella fecondazione artificiale l’essere umano viene fabbricato in serie, scartato ove non sia perfetto, con una scarsissima percentuale di sopravvivenza.
Nell’aborto – mediante la cosmesi semantica – l’individuo prima diventa prodotto del concepimento, tessuto embrionale, grumo di cellule e, infine, rifiuto speciale, con conseguente distruzione dell’umano. Ed è appena il caso di rilevare che la distruzione dell’umano è il peggio del peggio.
Pertanto e in estrema sintesi: la fecondazione artificiale è la fabbrica dell’umano, l’utero in affitto è la mercificazione dell’umano, l’aborto è la distruzione dell’umano.
A questo punto, non resta che porsi l’unica domanda possibile e conseguenziale: a quando l’aborto reato universale?
Enrico Pagano
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