A Milano dilaga il caos e Sala litiga con il governo
A 36 ore dall’accoltellamento del viceispettore Christian Di Martino, fortunatamente fuori pericolo, da parte del marocchino Hasan Hamis sui binari di Milano Lambrate, il nostro beneamato sindaco Beppe Sala ha commentato da saltimbanco qual è: “I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati”, buttando tutte le responsabilità sul governo di centrodestra, rincarando la dose: “se c’è un provvedimento di espulsione, il dovere è eseguirlo. Altrimenti a rimetterci sono le forze dell’ordine o i cittadini”.
Il far west della stazione centrale
Intanto ieri sera in stazione Centrale a Milano un egiziano ventisettenne, e stato colpito alla spalla da un colpo di pistola sparato da un agente della Polfer.
L’uomo è stato successivamente ricoverato all’ospedale Niguarda
Il ferito, Mohamad El Shaad Ali Haga, incensurato, ha 60 giorni di prognosi. È intubato, ha avuto un versamento ai polmoni. Dal narcotest risulta aver assunto cocaina e cannabinoidi.
Il fatto è cominciato la notte scorsa in piazza Luigi di Savoia, dove la pattuglia fissa dell’esercito aveva richiesto l’intervento dei poliziotti per una rapina subita da un quarantaduenne marocchino.
Per la rapina gli agenti avevano bloccato il trentaseienne egiziano, e lo avevano denunciato a piede libero per rapina. Una volta uscito e tornato in piazza Luigi di Savoia, l’uomo aveva dato in escandescenze, danneggiando arredi urbani.
I poliziotti sono tornati sul posto e tentato di bloccarlo mentre agitava una primitiva fionda scagliandosi con violenza contro gli agenti che hanno reagito sparando una scarica con il taser in dotazione, senza che la scarica avesse effetto.
L’egiziano ha quindi continuato ad avanzare e a quel punto uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola colpendo l’uomo alla spalla sinistra.
Il sindacato di Polizia denuncia la situazione
Come poi affermato segretario generale del sindacato di Polizia Domenico Pianese, “Noi poliziotti dobbiamo limitarci a fare una denuncia a piede libero, rimettendo subito in libertà il denunciato, anche per i reati più gravi; in questo modo abbiamo le mani legate e ci troviamo in difficoltà anche nel difendere i cittadini oltre che noi stessi. È necessario agire immediatamente per cambiare le normative a riguardo: chi commette reati violenti, come una rapina, non può essere rimesso in libertà seduta stante”.
E mentre come ribadito sopra il nostro sindaco fa spallucce chi dovrebbe tutelare l’ordine non sa se reagire e quindi prendersi una querela o subire, rischiando magari la vita; e a farne le spese sono come sempre i cittadini onesti.
Paolo Ornaghi
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