Ma quale emergenza sicurezza. Per Sala a Milano il problema sono i gelati – Beppe Sala, sindaco di Milano: Il gelato è il pericolo n°1
Dal prossimo 17 maggio sarà vietato acquistare un gelato d’asporto dopo mezzanotte.
Questo, in estrema sintesi, è quanto si legge nelle regole previste dall’ordinanza – al momento pubblicata in Albo pretorio come avvio di procedimento per la nuova regolamentazione della movida milanese.
I coni proibiti
Le norme previste vanno dallo stop all’asporto tutti i giorni allo scoccare della mezzanotte alla chiusura dei dehor mezz’ora dopo.
Solo per il sabato, domenica e nei festivi l’orario si prolunga fino all’una e mezza. Mentre gli ambulanti dovranno andar via dalle strade alle 20.
Essendo relativa alla “movida” le regole studiate, dall’assessore Granelli, riguarderanno l’Arco della Pace, Brera, Cesariano, corso Como, Darsena e Navigli, Garibaldi, Isola, Lazzaretto, Melzo, Nolo, Sarpi e Ticinese.
Zone ad alta densità di locali e di clienti sicuramente ma zone che, per altro, contribuiscono in modo importante agli introiti del comune di Milano
Sala vive su Marte
Insomma, per Sala e la sua giunta il problema non è l’emergenza sicurezza (in tutta la città non solo nelle zone della movida) oppure il costo esorbitante della vita ma lo sono i gelati a mezzanotte.
Dopo aver favorito, incentivato e tollerato abusi e assembramenti nelle zone della movida il Beppe milanese si scopre difensore della quiete pubblica. Evidentemente il suo elettorato radical scic ha iniziato a rivedere la passione per la movida.
Le reazioni degli esercenti
Questi regolamenti draconiani hanno chiamato alle armi le associazioni dei commercianti particolarmente duro il commento di Lino Stoppani, presidente nazionale Fipe: Il provvedimento non risolve il problema, anzi crea danni aggiuntivi. I prolungamenti esterni di bar e ristoranti rappresentano uno strumento fondamentale per contrastare il degrado e garantire la sicurezza. Mettere le persone a sedere, in modo ordinato e non lasciarle in giro a bivaccare contribuisce a contrastare il fenomeno.
Contrastare l’abusivismo, rafforzare i controlli e riprendere il presidio del territorio le cure alternative da lui proposte.
La Confcommercio Milano con Marco Barbieri, è sbigottita, e non potrebbe essere altrimenti, di fronte al divieto di vendere un gelato oppure una bottiglietta d’acqua dopo le ore 24.00. La preoccupazione dei commercianti è che il consumo si sposti dai dehors dei locali alle piazze, con i “famigerati” (per i residenti) botellòn*.
Per Barbieri: La soluzione è mettere al punto un provvedimento che impedisce il consumo per strada e organizzare monitoraggi della polizia locale. Ricordo che a Milano la tassa di occupazione del suolo pubblico è aumentata in media del 40% e la pagano i titolari dei locali con tavolini e sedie. Sottrarre loro due ore di lavoro serale mi sembra un sacrificio un po’ eccessivo.
Insomma, per il sindaco di Gotham City e la sua sinistra giunta il futuro si prepara tribolato.
* botellón si definisce un fenomeno diffuso in Spagna dalla fine del Novecento in cui sono prevalentemente coinvolti giovani che si ritrovano in gruppi numerosi per consumare all’aperto bevande alcooliche o analcoliche, bibite, tabacco… e non solo.
Alfredo Durantini
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