Soccorso rosso: la sinistra candida Ilaria Salis – La superiorità morale della sinistra mostra ancora una volta da il peggio di sé.
Non bastavano gli arresti che in queste settimane stanno coinvolgendo esponenti del PD in mezza Italia; una lista minore, comunque costola del Partito Democratico, decide di candidare alle europee Ilaria Salis, attualmente detenuta in Ungheria con l’accusa di violenza verso manifestanti di destra.
Di nuovo, la sinistra che si riempie la bocca di paroloni quali legalità, rispetto, giustizia, è pronta a metterle da parte se un reato anche grave è compiuto in nome della religione antifascista.
I compagni che sbagliano
Chiedono l’ergastolo per chi sbaglia il pronome, per chi usa parole proibite, per chi tende un braccio con un’angolazione dubbia, per chi difende la proprietà o la persona, ma accolgono nelle loro fila gente che si è macchiata di ogni tipo di reato e che non sembra pentita.
Un continuo salto tra garantismo e giustizialismo a seconda dei casi, continui cambi di casacca e di maschera, che mostrano come la sinistra, che un tempo si ergeva a paladina dei diritti sociali, oggi sia alla frutta, se non addirittura all’ammazzacaffè.
L’antifascismo è quindi la scusa con cui giustificare le proprie nefandezze, i propri crimini, i propri reati.
Ed è per questo che va annientato, non con la violenza e l’odio (questi li lasciamo agli antifascisti), ma con la cultura, la ragione, l’amore verso la Patria e verso la giustizia sociale.
E la storia ci sta dando ragione.
Lorenzo Gentile
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