Panico in UE per il ritorno di Trump – Il ritorno del Tycoon scatena la caccia dei leccapiedi: i servi europei si stanno organizzando per riallacciare i rapporti con l’entourage di Donald Trump.
Panico UE
Elezioni in vista, pronostici scontati o meno, ma per i diplomatici europei è tempo di trovare un posto alla corte USA. L’Europa, salvo qualche caso più unico che raro come l’Ungheria e la Romania – da parte di AUR – si prepara al cambio di rotta.
Ne vedremo delle belle, quando Super D tornerà ad occupare la White House: una serie di voltagabbana senza precedenti, con un probabilissimo cambio di opinione e considerazione su Ucraina, Russia e – chi può dirlo – anche sulla questione Gaza.
In attesa della pace in Europa
La politica estera made in USA è nel mirino della politica europea che dovrà – da buona colonia – adattarsi al nuovo comandante.
Aspettiamo con ansia il fatidico giorno in cui Donald Trump parlerà vis a vis con Vladimir Putin, sistemando la questione Russia: ah quanti piccoli infami cambieranno bandiera!
Il cambio di casacca della Meloni
Prepariamoci, soprattutto noi italiani: potremmo già scommettere sulle acrobazie di Meloni, Salvini e chi ne ha più ne metta, su dichiarazioni tipo La Russia è sempre stata nostra amica… e via discorrendo.
L’Europa si prepari, sarà oggetto di una pesante ristrutturazione, ed è il caso di dire che è finalmente è scoccata l’ora di rimettere ogni Re sul suo trono, ogni pagliaccio nel suo circo.
Suonano – come sempre profetiche ed estremamente attuali – le parole di Evola: Il saggio deve governare – diceva già Platone – e questo è un punto centrale, assoluto, definitivo in ogni ordine razionale delle cose.
Cristian Borghetti