Meloni strilla al tradimento, ma perché non sa usare l’abaco – Ora sappiamo anche la Giorgia Meloni, quando è infuriata, è pure scarsa in matematica.
Tra le sue reazioni al voto sardo, l’accusa di tradimento a Matteo Salvini, i cui elettori non avrebbero dato il voto al candidato da lei imposto.
Il voto disgiunto
Ma è possibile ed è vero che Truzzu sia stato vittima del voto disgiunto? Certo, il candidato della Meloni ha preso un 5 Milà voti di meno rispetto alle sue liste (328.494 contro 333.873). A chi siano andati quei voti, però, non è facile dirlo, anzi.
Infatti, tutti e tre gli altri candidati sono andati meglio delle rispettive coalizioni: la Chessa per 3 Mila voti (7.158 contro 4.040); Soru di 9 mila (63.100 contro 54.569) e addirittura di oltre 40 Mila la Tedde (331.109 a fronte di 290.720 voti di lista).
La logica dello scaricabarile
Dunque, Truzzu non è stato battuto dai 5 mila che hanno votato le liste e non lui, ma dai 48 mila sardi che hanno votato solo per il candidato presidente, fregandosene delle liste e che non hanno scelto l’uomo della Meloni. Altro che tradimento dell’alleato, qui si è trattato solo di una debacle della premier. E il fatto che tenti di scaricare le colpe sugli altri, oltre che alle scarse doti algebriche, la dice lunga sulla sua personalità.
Massimiliano Mazzanti