Tradire i morti è facile. Ma anche schifoso. – Succede a Genova, città amministrata dal Centrodestra, con una significativa presenza di Fratelli d’Italia, secondo gruppo della maggioranza dopo la lista del sindaco, Marco Bucci.
Circa un mese fa, si ebbe notizia – buona notizia – della decisione assunta dalla giunta del capoluogo ligure d’inserire, nel piano triennale di investimenti, anche il restauro del sacrario dei caduti della Repubblica sociale italiana esistente nel locale cimitero di Staglieno.
Immediatamente si è scatenata la canea dei nuovi “antifascisti viscerali” – Pd, Anpi, sindacati incapaci di pensare ai lavoratori, finanche 5 Stelle -, per quali sarebbe stato niente meno che “disgustoso” stanziare 1,7 milioni di euro “per commemorare” quelli che altro non sarebbero stati che “rastrellatori, fucilatori di partigiani e persecutori di ebrei”.
Schifati dai vivi, infamano i morti
Per quanto a disgustare sia, invece, proprio questa Sinistra che non sa parlare che di morti – anzi, non sa far altro che insultare o strumentalizzare i morti, visto sopra a tutto quanto poco “appeal” susciti tra i vivi -, però, ha fatto bene a scaldarsi tanto. Almeno dal punto di vista che alla Sinistra interessa.
Infatti, ai consiglieri comunali dell’opposizione è bastato fare qualche rutto e dare sfogo anche per altre vie alla poca intelligenza vaporosa che alberga nei loro corpi, per indurre il sindaco – e dietro a lui, diligentemente, tutti i consiglieri della maggioranza – a sottoscrivere e ad approvare un documento che costringe ora la giunta a rimangiarsi la decisione.
Di più: nell’approvare il testo che certifica che si sarebbero comportati da improvvidi imbecilli – approvazione salutata con un corale applauso non solo delle opposizioni trionfanti, ma anche degli stessi imbecilli -, sindaco ed esponenti della maggioranza hanno anche tentato di negare l’evidenza, sostenendo che la dizione che appare nel piano triennale degli investimenti – testualmente:
<Cimitero di Staglieno: lavori di ripristino e consolidamento del Sacrario in commemorazione dei Caduti della Repubblica Sociale Italiana> – sottintendesse, in realtà, l’intenzione di finanziare un <consolidamento di un muro di sostegno del reparto israelitico del cimitero>.
I chierichetti dell’antifascismo
Non solo fanno schifo, certi comportamenti, ma scadono pure nel ridicolo.
Altro che nuova classe dirigente politica, nel Centrodestra abbondano solo, e specialmente in Fd’I purtroppo, chierichetti della vecchia e sputtanatissima religione antifascista, i cui sacerdoti sono sempre gli stessi e hanno ancora il vizio e la possibilità, come purtroppo si sostiene accada anche in chiese più serie, di abusare dei giovani adepti.
Con una differenza, però: nella chiesa antifascista gli abusi ai neofiti sono tollerati, anzi, auspicati e compiuti alla luce del sole. O tempora, o mores…
Dalla limpida, pulita e cristallina “corrispondenza tra amori sensi” che si teneva proprio all’”ombra dei cipressi” tra i “maggiori” e gli epigoni di una qualsiasi delle storie, personali e collettive, familiari e storiche, oggi nel Centrodestra abbondano coloro che si fanno ammaliare dalle rosse sirene che, per quanto imbellettate, sono pur sempre e solo mostri ignobili che conducono al naufragio.
Massimiliano Mazzanti
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