Il Sinodo sulla sinodalità. Qualche considerazione – In questi giorni si è aperto il Sinodo sulla sinodalità.
La formula ufficiale è precisamente “assemblea generale del Sinodo dei vescovi per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”.
In realtà oltre ai vescovi vi partecipano, per la prima volta e con diritto di voto, anche religiosi e religiose, laici e laiche.
Tra gli “invitati speciali” anche Luca Casarini capo della ONG “Mediterranea”.
Tra le fonti dell’esortazione apostolica “Laudate Deum”, pubblicata il giorno dell’apertura del Sinodo, troviamo la filosofa femminista Donna Haraway, la stessa che invita a superare il dualismo maschio/femmina e a ridurre la popolazione mondiale smettendo di generare figli.
Il papa contro i negazionisti climatici
Il Papa, in preda alla foga ecologista, condanna severamente i cosiddetti “negazionisti climatici” auspicando forme di imposizione sovranazionali riguardo le normative green.
Risalta, tra le meditazioni preparatorie all’assemblea quella piuttosto singolare del teologo domenicano Timothy Radcliffe: “Sono profondamente consapevole dei miei limiti personali. Sono anziano, bianco, occidentale e uomo. Non so proprio cosa sia peggio”.
Così ha esordito nel suo messaggio ai membri del Sinodo.
Se si sono ridotte le genuflessioni davanti ai Tabernacoli sicuramente non mancano quelle all’ideologia woke.
Le priorità del Sinodo
La segreteria generale del Sinodo spiega, in una nota, che, oltre a privilegiare l’uso di tablet per votare, scaricare e leggere documenti in modo da evitare lo spreco di carta, ha promosso un’iniziativa per compensare l’emissione della C02 prodotta durante i lavori.
ln particolare, mediante il sostegno della Fondazione SOS Planet e l’apporto tecnico di LifeGate, viene avviato un progetto, in Nigeria e Kenya, per la diffusione di stufe da cucina efficienti e di tecnologie di purificazione dell’acqua destinate a famiglie, comunità e istituzioni.
Le nuove tecnologie ridurranno significativamente il consumo di biomassa non rinnovabile e di combustibili fossili per cucinare e per l’ebollizione dell’acqua.
ONG Vaticano
Perfetto! Adesso sappiamo che in Nigeria potranno avere cucine più efficienti grazie al Sinodo.
Ma davvero si sentiva il bisogno dell’ennesima OGM ambientalista, immigrazionista, mondialista?
In Italia le persone che partecipano alla Messa della domenica sono il 18% della popolazione. Nel 2009 era il 28%. In altre nazioni europee va ancora peggio.
Non sembra che la Chiesa che va incontro al mondo, adeguandosi alla sua mentalità, lo abbia anche evangelizzato; la “Chiesa in uscita” dell’attuale papato in realtà ha visto l’uscita di molti battezzati.
Qualcuno non è d’accordo
“Le pecore dipendono dal coraggio dei pastori che devono proteggerle dal veleno della confusione, dell’errore e della divisione […] Ci viene detto che la Chiesa che professiamo, in comunione con i nostri antenati nella fede fin dai tempi degli Apostoli, Una, Santa, Cattolica e Apostolica deve ora essere definita dalla sinodalità, un termine che non ha storia nella dottrina della Chiesa e per il quale non esiste una definizione ragionevole”. Lo afferma il cardinale statunitense Raymond Leo Burke tra gli estensori dei “dubia” a Papa Francesco e promotore del convegno “La Babele sinodale”, inaugurato alla vigilia del Sinodo voluto da Papa Francesco.
“Vedo chiaramente che c’è tutto un piano di manipolazione” afferma il cardinale Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, in riferimento alle procedure previste per l’assemblea al fine di raggiungere comunque gli scopi prefissati.
Un mondo, e l’occidente in particolar modo, nichilista, secolarizzato e desacralizzato ha sete di trascendenza o per lo meno né ha un urgente bisogno.
Gli uomini, le anime hanno bisogno dell’annuncio della Buona Novella: il Vangelo di Gesù Cristo. Le risposte che da sempre attende l’Uomo sono quelle alle domande fondamentali riguardo il perché della sua esistenza, del senso della sua vita, della morte, del fine ultimo.
La Chiesa di Gesù Cristo questo dovrebbe annunciare. Sinceramente ci interessa meno, molto meno quale tipo di cucina sia meno inquinante.
Antonio Gatti