Sbarchi: attacco UE all’Italia – A Malta è in corso il vertice continentale EU Med 9, in cui – tra l’altro – si discute della distribuzione degli immigrati tra i Paesi dell’Unione Europea.
L’ipocrisia di Ursula
La rappresentante della Commissione europea è intervenuta con il solito discorso fintamente solidaristico, dicendo che la priorità deve essere una redistribuzione equa, indipendentemente dal porto di approdo dei barconi.
Inoltre, sempre secondo l’esponente UE, le Ong avrebbero un ruolo fondamentale nel salvataggio dei migranti e nella tutela della vita umana.
Palese attacco all’Italia
Tanta retorica, non c’è che dire, ma i fatti dicono ben altro.
Oramai gli sbarchi sono quasi esclusivamente concentrati sulle coste nostrane, mentre gli altri Paesi si infischiano bellamente dell’accoglienza e pensano esclusivamente al proprio interesse nazionale.
Il caso tedesco
Non a caso la Germania, intervenuta al vertice maltese, ha detto che intende bloccare le Ong poiché spronano l’immigrazione incontrollata, piuttosto che limitare.
In questo contesto, dunque, l’Italia è nuovamente isolata, e la Meloni – al solito – fa il pesce in barile, non sapendo cosa fare e subendo le angherie dei presunti partner europei.
Meloni, il pesce nel barile
Di fatto, quindi, il governo italiano è alle prese con una crisi immigratoria di proporzioni devastanti, ma non ha evidentemente le competenze per gestirla, né tantomeno le capacità ed il coraggio di sbattere i pugni in Europa ed ottenere il supporto delle altre Nazioni.
La conseguenza evidente è che la Meloni è inadeguata al ruolo che riveste e sta sprofondando l’Italia in una situazione irreversibile, facendo finanche rimpiangere la sinistra.
L’unica speranza concreta per l’Italia è che l’esecutivo di Fratelli d’Italia faccia presto una brutta fine e le forze realmente patriottiche del Paese possano prendere in mano la situazione e risollevare le sorti della Nazione.
Giustino D’Uva