La polemica sugli zainetti militari della Giochi Preziosi – Vi è scappato il Rainbow Dash – l’unicorno arcobaleno – dalla ruota e vi si fermato il cervello: è l’unica giustificazione che posso concedervi, ciò nonostante, è mia opinione che siate da spedire per direttissima dallo strizzacervelli.
Spunta fuori l’Osservatorio
Mi rivolgo a voi dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, una sorta di comitato che si arroga il dovere morale di impedire che le scuole italiane diventino caserme, a causa del pericolosissimo corredo scolastico militare targato Giochi preziosi.
Quanti Balilla vedete in giro?
Vi immagino stesi sul lettino, sudore freddo, pressione a mille e palpitazioni, mentre lo specialista in malattie del lobo temporale chiede: “Questi pericolosi Balilla che vedete sono qui con noi adesso?”.
Il nocciolo del problema è questo, un nocciolo che giudicate pericoloso quanto quello di un reattore nucleare.
La “pericolosa frana culturale” sta tutta nell’esorcizzare – come se ce ne fosse bisogno – la Fascistizzazione delle scuole.
Non ho dubbi: siete da ricoverare…
Zainetti brandizzati dell’Esercito
Il pericolo Fascista si traduce secondo voi – ammettetelo – in un pericoloso arsenale di zaini e astucci targati “Folgore”, “Alpini”, “Esercito” ed una pubblicità in tono vagamente militare…
Fate i seri… Decisamente, il Rainbow Dash è scappato per raggiunto limite di sopportazione.
La Giochi Preziosi avrebbe dovuto darvi ben altro materiale per farvi saltare dalle sedie, ribaltare le cattedre, darvi modo di dimostrare l’insensatezza e l’inutilità che vi contraddistinguono, sul modello dei quattro scappati di casa di Ultima Generazione. Avrebbe dovuto lanciare una linea “Balilla” o “Giovane Italiana”, così da farvi saltare del tutto l’amigdala con una propaganda capace di riportare anche la questione di genere al suo stato naturale.
Magari si tornasse alla scuola di Gentile
La realtà è che la scuola avrebbe bisogno di regole Fasciste e Fascistissime per ridare decoro all’istituzione, insegnare l’educazione, infondere nei giovani Amor di Patria e ammirazione per i corpi militari che l’hanno sempre difesa, nonostante innominabili soggetti della vostra risma sia siano affaccendati negli anni a denigrare. Invece, assistiamo alle bravate di quattro bulli che non sanno riconoscersi in un genere sessuale, prepotenti con anziani e vecchie signore, violenti e sadici con ragazze indifese o che imbrattano monumenti e bloccano gli spostamenti dei lavoratori.
I giovani d’oggi
Questo è il prodotto della vostra “osservazione”: generazioni rimbambite da controllare, che non hanno rispetto per la maestra o il professore, che non riconoscono l’autorità del genitore. Orde barbariche che credono ciecamente a tutto ciò che gli propinate, poiché in qualità di Osservatorio permettete che filtrino le peggiori idiozie che i giovani prendono per diritti acquisiti mentre sono immani e pericolose cazzate.
Cristian Borghetti