CPR e cauzione, sui migranti il governo è alla frutta – Il Ministero della fu Difesa italiana, dopo aver prospettato le immaginifiche navi da guerra, il cui possente profilo avrebbe dovuto ergersi a barriera impenetrabile contro zattere, canotti, gommoni, pescherecci, traghetti e navi da crociera zeppe di migranti, abbandona l’idea preelettorale di pattugliare il mare e s’immagina di risolvere il problema immigrazione, ora che il bubbone della “peste nera” è scoppiato, con nuovi Centri di Permanenza e di Rimpatrio in terra ferma.
Cosa ci dicono implicitamente
Il concetto, forse, non è chiaro ai luminari della politica italiana: il problema va risolto a terra, ma non in terra italica. Come dobbiamo farvelo entrare in testa?
Una volta sbarcati, gli sFortunati non lasceranno più l’Italia. È un dato di fatto. Ergo, dovreste – o avreste dovuto – mostrare i muscoli a chi dall’opposta sponda del Mediterraneo ride alle nostre spalle, facendo affari d’oro, grazie a compiacenti compagni italiani. Avreste dovuto allungare le ombre dei cannoni, far sentire l’odore di bruciato a scafisti e faccendieri, perché, vuoi o non vuoi, la pace si ottiene con una potenza di fuoco superiore.
La barzelletta dei cinquemila euro
Smontare l’ideona dei quattro geniacci che l’hanno partorita è semplice e presto scritto: in questi CPR dovrebbero essere confinati stranieri irregolari, con precedenti penali o procedimenti giudiziari pendenti, senza permesso di soggiorno e in attesa della definizione della domanda d’asilo, che provengono da paesi sicuri e che dovranno pagare una cauzione da 4.398 euro.
Ora, come nelle trasmissioni televisive, il gobbo solleva il cartello “RIDERE”.
Come credono che pagheranno?
Al di là di individuare costruzioni esistenti a tale scopo, di organizzare la ricerca, la raccolta e quindi garantire la permanenza sorvegliata nei CPR – sarebbe più realistico stringere la mano al bar al signor Spock di Star Trek – qualcuno di lor signori è in grado di mettere nero su bianco, quali tra i nuovi venuti sarebbe in grado di pagare la cauzione imposta dall’Unione Europea? O, forse e probabilmente, l’ideona idiota è di farla pagare agli italiani con qualche tassa tipo Security Tax, inglesismo dovuto, dato quanto vi piace riempirvi la bocca del verbo nemico?
Il governo imbarca acqua
Siamo al cortocircuito delle sinapsi o alla presa per i fondelli?
Aiutateci a capire: lo Stato che fino ad ora ha mantenuto e tuttora mantiene i migranti in barba agli italiani che non arrivano a fine mese, adesso, out of the blue – sempre per il vostro amore per il verbo antitaliano per eccellenza – chiede agli stessi migranti di versare una cauzione tramite fideiussione bancaria o polizza assicurativa.
Quindi tutti questi “poveri” migranti che fuggono dalla guerra, pagando un viaggio della speranza, ovviamente in contanti, con tutti i risparmi di famiglia, sarebbero in grado di versare una somma da capogiro – anche per un italiano medio – tramite transazione bancaria e tracciabile?
Non c’è altro da aggiungere, inutile addentrarci in tecnicismi organizzativi di sorta.
A questo punto, il gobbo può anche risparmiarsi la fatica di sollevare il cartello “RIDERE”, ci stiamo già sbellicando dalle risate.
Cristian Borghetti