La passerella di Ursula e Giorgia a Lampedusa – La Sfonderlyen con la complicità della devota Gioggia fa campagna elettorale a Lampedusa.
Fa campagna elettorale per sé stessa, (con che coraggio!), sparando rituali ovvietà, “decidiamo noi chi arriva in UE”, smentite in tempo reale da Francia e Germania, ma fa campagna elettorale anche per la sua devota Gioggia lasciando intendere all’italico gregge che la sua Gioggia ha l’appoggio di tutta l‘Europa e datele tempo, metterà a posto tutto il globo terraqueo.
Il nodo tunisino
Solo per inciso la contessa UE nonostante le affermazioni solidali alla Gioggia non gli ha dato nemmeno un anticipo della paghetta (concordata in 250 milioni di €) da versare al ras di Tunisi per fermare le partenze.
Altrettanto lo zio Biden che attraverso il FMI aveva inizialmente promesso 2 miliardi allo stesso Ras Tunisino, poi visto che i clandestini arrivano in Italia ha deciso che non gliene può fregar di meno, se la sbrigasse l’Europa con l’Italia.
Governo imbelle
Ma la Gioggia trascorso ormai un anno dall’assunzione nella multinazionale euroatlantica scalpita per ottenere la promozione promessa, oltre tutto prima di questa emergenza sbarchi si è prestata a fare da spalla perfino a De Scalzi (ENI) e ai suoi soci americani andando in pellegrinaggio in Africa dove ha trovato tutti i posti già occupati da russi, cinesi e…BRICS.
Bisogna però riconoscere che qualcosa ha già fatto, in tema di famiglia, ad esempio, ha cominciato dalla sua ma ci sono ancora 4 anni per gli altri; la casa! la casa è importante per gli italiani e lei se l’è comprata… Grande perché si sa’ bisogna fare più figli … E non si sa mai.
La metamorfosi meloniana
Poi oltre ad approvare tutte le trasformazioni green ha trasformato anche sé stessa adeguandosi come si conviene al ruolo, ma ve la ricordate come era all’inizio mandato?
Guardatela ora … Sembra sempre appena uscita dal “paradiso delle signore” insomma anche esteticamente è entrata nel primo stadio delle élite mondiali (quelli che obbediscono, e che sono la base della piramide del comando).
Una Tunisia pronta a esplodere
Ma torniamo ai fatti, in sostanza il presidente tunisino Saied che ha un paese sull’orlo del fallimento chiede un finanziamento di due miliardi per evitare il fallimento e bloccare le partenze del suo popolo, gli americani li avevano promessi ma oggi non ne hanno più intenzione.
L’Europa dichiaratasi inizialmente disponibile in realtà accampando il pretesto che non si può finanziare un dittatore, dimenticando che per la stessa finalità finanzia la Turchia di Erdogan, annulla la sua disponibilità, dopo che la contessa e la sua devota hanno visitato insieme la Tunisia firmato un memorandun di cui la nostra Gioggia a reti unificate si è vantata col gregge adorante.
Il costo dei clandestini
Un altro fatto è che l’accoglienza di ogni clandestino sbarcato ci costa € 1.000 al mese.
Non è superfluo ricordare che il pensionato “minimo” italiano costa allo stato € 500 al mese ovvero € 12.000 l’anno che moltiplicati per 150.000 quanti saranno alla fine di quest’anno gli immigrati da mantenere (e solo questi senza contare quelli degli anni scorsi) si ottiene una cifra di scarsi 2 miliardi di €.
È fantascienza pensare che forse è meglio spendere la stessa cifra per salvare la Tunisia e fermare gli sbarchi?
Ora premesso che chi scrive ai trafficanti e ai loro clienti impedirebbe con la forza di uscire dalle loro acque territoriali, facciamo gli splendidi paghiamoli noi e fermiamo l’invasione a conti fatti risparmiamo anche e non poco chi ce lo impedisce?
Oppure, abbiamo speso 2 miliardi per regalare all’ucraina due sistemi di missili per la protezione aerea ( SAM-T ) smettiamo di finanziare la guerra della Nato contro la Russia e pensiamo ai nostri interessi.
Si certo così facendo un governo agirebbe in difesa del proprio popolo e questo oggi all’Italia non è permesso, anzi sarebbe considerato eversivo dell’ordine europeo, dell’ordine nato/atlantista ed occidentale ma soprattutto eversivo nei confronti della finanza globale che governa il nostro governo liberista/conservatore ancora alla ricerca di cosa conservare.
La verità è che in fondo noi siamo più sudditi di quelli che sbarcano, anzi se l’invasione continua saremo sudditi anche di quelli che sbarcano.
Giovanni Preziosa