Trogoli e maiali – Collodiani più del naso di Pinocchio, nascono i family hotel all inclusive i quali non al naso né alla fata turchina si ispirano, ma al Paese dei balocchi, luogo doubleface, fuori paradiso, dentro inferno, nel quale da bambini cattivi ci si trasformava, per giusto volere del fato, in ciuchi raglianti.
I family hotel all inclusive
I family hotel all inclusive sono alberghi che funzionano esattamente come il Paese collodiano dove ogni capriccio è soddisfatto.
Per cifre molto basse si ha a disposizione un trattamento di pensione completa che prevede pantagruelici pasti a buffet sullo stile degli all you can eat cinesi.
Cocktail di ogni tipologia, birre e vino sono inclusi nel prezzo e serviti ad ogni ora.
L’ospite può abusarne fino a scambiare la moglie per un palo della luce e i pali della luce per morbide fanciulle!
Bevande gassate, dedicate soprattutto ai bambini, sono a disposizione giorno e notte e non c’è momento del giorno in cui non si possa ingoiare una cotoletta fritta, un hamburger unto, una pasta affogata nel suo condimento.
Il piacere del cibo spazzatura
Chi ci è stato testimonia che queste strutture contribuiscono all’educazione dei più piccoli (solitamente di grande stazza!) con piatti ad hoc basati sul fritto scongelato, con la giornata delle candies durante la quale vengono distribuite tonnellate di dolci di pessima qualità e con lo schifo day sul quale non oso indagare.
La formula si basa su un’offerta abnorme di cibo spazzatura ed è rivolta ad un cliente che identifica il piacere con l’assoluta assenza di contegno, di ritegno e di misura.
Un’orgia di cibo come gli hotel per scambisti offrono orge di sesso.
Seppure le grandi abbuffate, esattamente come le orge, non siano una invenzione contemporanea, mi pare che ci sia, in queste moderne “esuberanze” accolte da tanti alberghi, qualcosa di nuovo.
In primis la normalizzazione dell’eccesso, dell’eccezionale, di ciò che fino a pochi decenni orsono era proprio della grande festa … semel in anno … dicevano i romani, poi
il ruolo dei genitori che da educatori diventano attivi diseducatori dei figli, indotti ad assumere abitudini malsane e malate.
Il genitore che deve educare e dunque dare l’esempio diventa l’esempio da non seguire, un osceno tubo digerente testimone della peggiore falsità si possa testimoniare: contenersi quando si può eccedere è sciocco.
Un insegnamento, questo, dalla forza devastante; quanto sia pericoloso ed anticristiano è di immediata comprensione.
Nuova anche la trasgressione degli scambisti, trasgressione non più ricercata al di fuori della famiglia, come è sempre stato, ma al suo interno.
Un modo davvero demoniaco di rendere il peccato della lussuria un sacrilegio!
Qualcuno potrebbe far spallucce e dire che cambiano i trogoli, ma non cambiano i maiali.
A me pare che stiano cambiando anche i maiali.
Forse non in meglio!
di Irma Trombetta