Il TAR respinge il ricorso della ONG – Respinto il ricorso presentato dalla ONG Geo Barents: il Tar del Lazio ha confermato la legittimità dei provvedimenti con cui le autorità italiane avevano assegnato alla stessa ONG i porti di Ancona e La Spezia come luoghi di sbarco.
Una sentenza giusta
Il Tribunale amministrativo ha dunque confermato che il potere di stabilire il porto dove una nave può sbarcare spetta al Ministero dell’Interno e non alle ONG, che non possono che conformarsi alle decisioni dello Stato.
Il Tar ha statuito che la responsabilità del soccorso degli immigrati spetta inderogabilmente allo Stato di bandiera della nave, conseguente – nel caso della Geo Barents – sarebbe la Norvegia a doversi fare carico di gestire gli interventi.
Duro colpo alle ONG
Un colpo durissimo per le ONG, che spadroneggiano impunemente nel Mediterraneo e fanno la spola tra l’Africa e l’Europa, fingendo di soccorrere i migranti, ma di fatto promuovono la tratta di esseri umani tra i due continenti e favoreggiando gli scafisti.
Il governo italiano non muove un dito e i flussi di migratori continuano a crescere a dismisura.
L’unico tentativo di ostracismo si leva dalla magistratura, che pare rappresentare l’ultima speranza di limitare lo strapotere delle ONG, che fanno il bello ed il cattivo tempo, protette dallo scudo del perbenismo politicamente corretto.
Giustino D’Uva