Non tutti si siedono davanti al male – Nel Municipio più rosso della già abbastanza rosé Milano, c’è un villaggio di Asterix che, apparentemente, non intende cedere alla colonizzazione culturale.
Rubattino è uno dei quartieri più periferici della città. E a Rubattino, una delle zone dove la sinistra non è ancora egemonica, il Municipio 3 decide di dipingere una panchina con la nuova bandiera del mondo ideologico gay. Quella che include anche i transessuali, per capirci.
La panchina inclusiva
Lo fa in tempo per l’ennesima giornata internazionale (che anticipa di dieci giorni un intero mese a loro dedicato).
I cittadini si impegnano con pennelli ed entusiasmo. La panchina viene finita e coperta da un telo.
Qualcuno non è d’accordo
Ma ecco che, nella notte, un erede degli chouans Vandeani, munito di coltello ha tagliato il telo, lasciando che la pioggia lavasse via l’opera d’arte. Immediatamente ricostituita, la panchina viene inaugurata puntualmente il 17 maggio. Ma ecco che nei giorni successivi, la stessa mano, decide di purificare l’affronto.
Stavolta tramite vernice bianca. Il Municipio 3, proprio come le forze Giacobine, non intende però demordere da questa battaglia.
Inizia così una vicenda di altri tempi. La panchina viene ridipinta. E nelle notti successive, un fantasma interviene. La panchina è diventata di nuovo verde, poi verde più scuro, infine nera. Ogni volta i “cittadini” del quartiere l’hanno ridipinta.
La dichiarazione del Municipio è surreale
Dichiara orgoglioso l’Assessore e Vicepresidente del Municipio 3 Filippo Rossi:
“Per ben 7 volte la panchina rainbow di Ribattino, la prima panchina rainbow inclusiva di Milano, realizzata da ViviRubattino, è stata imbrattata di verde, e poi ridipinta, e poi imbrattata di verde, e poi ridipinta, e poi imbrattata di verde, e poi ridipinta, e poi imbrattata di verde, e poi ridipinta, e poi imbrattata di verde, e poi ridipinta, e poi imbrattata di verde. Volevo solo dire che questa non è solo la prima panchina rainbow inclusiva del Comune di Milano, è anche la panchina più imbrattata di sempre, ben 14 strati di vernice, che gli amici (Grazie) di ViviRubattino hanno steso con generosità. E continueranno a farlo finché c’è vernice sulla terra. #LoveWins Municipio 3 – Comune di Milano”
I commenti di quelli dei diritti per tutti
Chi cederà prima? Non è dato sapersi, di sicuro ci sono alcuni commenti sotto il post dell’Assessore davvero notevoli. Ad esempio, Pierpaolo, nostalgicamente ci informa che: “Ai miei tempi “giovanili” avremmo già trovato la soluzione… “
Luca è più tecnologico: “Telecamere e appena si avvicinano i fascisti accompagnarli gentilmente in carcere e buttare la chiave. “
Intanto, però, c’è ancora una pericolosissima civetta nella notte della periferia Milanese, che non intende arrendersi. E alla bandiera dei conquistatori non si piega.
Dimostrando che nell’epoca dell’ideologia gender dominante alcuni Uomini restano tali, solidi e non fluidi, di pensiero forte e non debole. E con l’audacia di rischiare in proprio.
Talvolta oltre ogni logica, per un pezzo di terra e contro una bandiera.
Brian Curto