Bibbiano: clamorosa assoluzione di Foti – Bibbiano 2023: il processo va avanti con la clamorosa assoluzione dello psicoterapeuta Foti. La decisione della Corte d’Appello, che ribalta la sentenza di primo grado, ha scatenato festeggiamenti a sinistra.
Per Schlein e compagni è comunque ancora presto per tirare un ultimo sospiro di sollievo: il processo è ancora in corso, altri 17 imputati sono in attesa di giudizio e qualcuno – che evidentemente proprio innocente non deve essere – ha già patteggiato. Seguirà poi, come da rito giuridico, la decisione della Cassazione.
In casa PD tremano
A pensar male si fa peccato, vero, ma restano i fatti a parlare per una condotta criminale riguardo quanto accaduto a Bibbiano. La giustizia farà il suo corso – speranza ultima a morire – ma è chiaro che l’inchiesta, riguardando direttamente il PD, ha sollevato un polverone, con levata di scudi unanime del partito che ha fatto quadrato attorno al proprio iscritto indagato.
Gli avversari politici intendono usare Bibbiano come un siluro per affondare la barca PD, cavalcando l’onda mediatica e processuale secondo una pericolosa deriva giustizialista, benché, a parti invertite, non sarebbe stato diverso.
Equidistanti da queste logiche, avendo a cuore la giustizia e il diritto di quei bambini e delle loro famiglie, sconcerta osservare tifoserie politiche usare lo scandalo Bibbiano come grimaldello a destra e manca.
Una politica da stadio
In questo Paese alla deriva, la classe politica intera si dimostra per quello che è: piccoli uomini e prime donne che esercitano un potere troppo grande a difesa della casta cui appartengono e contro il popolo italiano. La bassezza raggiunta dall’intero arco costituzionale, a partire dai vertici dello Stato democratico, non ha eguali e nemmeno precedenti in quella vetusta malata prima Repubblica che fu abbattuta con le stesse armi giudiziarie.
Meditino gli italiani sul caso Bibbiano, sul caso Morandi, sulla recente alluvione in Emilia- Romagna: non sul fatto in sé, quanto sulla strumentalizzazione politica ad uso e consumo di Onorevoli e Senatori.
Lorenzo Gentile