Droga: la proposta di legge è buona a metà – Il governo mostra i muscoli contro la piaga della droga. La ragione può solo essere d’accordo con i principi base di questa proposta presentata dall’On. Montaruli, tuttavia è opportuno procedere con cautela: il rischio sovraffollamento carceri, zeppe oltre il limite a causa di detenuti stranieri e processi interminabili, è altissimo.
Una legge buona a metà
Urge e occorre trovare un equilibrio tra deterrenza e prevenzione, evitando derive eccessivamente “manettare” che possono ritorcersi come boomerang, dando forza a coloro che sono per la legalizzazione di tutte le droghe e a tutti i costi.
La prevenzione
Combattere la droga significa affrontare il problema dalle scuole e attraverso i media, sottolineando che non conta che la sostanza sia leggera o pesante, ma che resta comunque dannosa, nel breve o nel lungo termine.
La propaganda progressista enfatizza solo i (presunti) effetti benefici, omettendo volutamente i rischi di uso ed abuso, cosa che, invece, viene esasperata su prodotti sì nocivi, ma legali, come alcol e tabacco.
Lotta alla mafia
Inutile arrampicarsi sugli specchi della lotta alle mafie, alla disoccupazione o alle malattie. La mafia è comunque foraggiata e lo spaccio diventerebbe contrabbando; la disoccupazione persisterà a causa delle scellerate politiche lavorative statali e comunitarie, incentrate sul profitto di pochi; le malattie non saranno curate con temporanee fughe dalla realtà.
Bene punire severamente gli spacciatori, ma altrettanto impegno deve essere profuso nell’educazione di giovani e meno giovani, affinché gli unici a rimanere senza lavoro siano gli spacciatori di morte.
Una generazione nuova
Gli uomini veri, le donne degne di questo nome, non hanno bisogno di porcherie per trovare il coraggio di affrontare la vita quotidiana.
Lorenzo Gentile