Finlandia: cresce il fronte patriottico – In Finlandia, all’esito delle elezioni generali, la sinistra ha subito un notevole arretramento, con la leader dei Socialdemocratici Sanna Marin – primo Ministro uscente – finita solo terza.
Vittoria dei patrioti
La vera sorpresa delle elezioni è stato il partito sovranista, Perussuomalaiset, ossia il partito “Veri Finlandesi”. La compagine di destra, infatti, ha fatto un notevole balzo in avanti, piazzandosi al secondo posto – subito dietro i conservatori – e raccogliendo ben 46 seggi, con il 20% dei consensi.
I Socialdemocratici hanno pagato la loro politica di lealismo estremo verso le idee globaliste dell’Unione Europea, ritenute dai finlandesi delle vere e proprie pastoie alla crescita del Paese.
Immigrazione e uscita dall’UE
I “Veri Finlandesi”, dal canto loro, hanno convinto l’elettorato puntando sul nazionalismo, sulla difesa dei confini dell’immigrazione clandestina, sul protezionismo economico e sull’uscita della Finlandia dall’Unione Europea.
Segno evidente del malessere che serpeggia in tutta Europa e che indica una strisciante insofferenza verso le politiche di austerità di Bruxelles, che stanno sacrificando il benessere degli stati nazionali sull’altare di un’integrazione sovranazionale che stenta anche solo a partire.
I popoli europei si stanno svegliando
Ovunque la sinistra europeista arretra, di contro la destra sovranista acquista notevoli consensi e raccoglie il bisogno popolare di tornare a credere ed a perorare i valori del patriottismo.
Un patriottismo che va riaccendendosi nei cuori di tutti gli europei e che rivendica nuovi e dirompenti spazi politici.
L’Italia?
Il futuro dell’Europa, con queste premesse, sembra già scritto. Il mito dell’Unione Europea, infatti, si è schiantato contro una realtà di miseria, degrado e caos sociale, talché cederà presto il passo ad un nuovo revanscismo in senso patriottico.
La speranza è che l’Italia, presto, segue questo vento identitario, premiando le forze politiche di autentici patrioti, che difendono concretamente la nazione da chi, invece, vuole svenderla alla Nato ed alla UE.
Giustino D’Uva