Milano: i sogni bagnati dei Soviet green – “Da dove venite? Cosa portate? Dove andate? Un Fiorino!” che la scena del film di Massimo Troisi “Non ci resta che piangere” diventi una triste realtà milanese, al momento, fa parte dei sogni della Giunta Soviet Green del Sindac* Sala.
Ma l’Assessor* (ragazzi fatevene una ragione con questi la schwa è d’obbligo, purtroppo la tastiera omofoba e oscurantista del mio pc non la prevede, mi adeguo come posso con un bel *).
Dicevamo, mi son perso, l’Assessor* Arianna Censi, in una riunione di maggioranza, ha buttato lì alcuni provvedimenti per i prossimi mesi:
Il più scandaloso, degno dei Soviet comunisti dove gli spostamenti erano impediti a tutti salvo agli autorizzati del partito, è l’introduzione di un ticket d’ingresso in Area B, ovvero per l’ingresso nella città di Milano.
Scandaloso anche in virtù degli aumenti dei costi dei mezzi di trasporto (con riduzione delle corse e altri disservizi che i milanesi ben conoscono) soprattutto per chi proviene dall’area metropolitana.
L’applicazione della famosa frase del film di Troisi sarà a cura dei sistemi di rilevamento delle telecamere, ben 186, che sostituiranno l’ottuso milite con alabarda con altrettanta ottusa AI.
Milano non è per tutti
Ma non è finita lì, l’Assessor* ha proposto contestualmente:
– Introduzione di una tassa di 250 euro per la sosta della seconda auto di famiglia.
– Aumento dell’ingresso in Area C fra i 7,5 e i 10 euro.
– Pagamento dell’ingresso in Area C anche per le auto elettriche.
– Accensione di Area C sette giorni su sette.
– Taglio di deroghe e permessi per Area B e C.
Tutte iniziative che disegnano e confermano la vocazione della giunta ad imporre una città per ricchi costruita sull’immagine e necessità del milanese tipo in bicicletta (un po’ vecchiotta ma con sellino di D&G da 300 euro) che da City Life si reca (verso le 11.00 dopo lo yoga) in ufficio in via Bagutta.
Qualche oppositore di centro destra ha insinuato che questo è il frutto della non adeguata competenza al ruolo di Arianna Censi, ex bibliotecaria, con esperienza come Sindac* della amena cittadina di Locate Triulzi, di ben 10.279 abitanti, come un condominio del Gratosoglio.
Ma non è così, la scelta è tutta politica del più becero Soviet Green del leit-motiv “lo facciamo per salvare il pianeta” così come in passato lo facevano “per salvare la classe operaia” che è appunto scomparsa o ridotta a schiavi a basso costo.
La sveglia è suonata da un pezzo è ora che sia disegnata, da chi si oppone a questo Soviet, una città a misura dei Milanesi e dei residenti nei comuni dell’Area Metropolitana che a Milano lavorano contribuendo così alla sua crescita.