L’aggressore di Milano era un marocchino pluripregiudicato – Un marocchino pluripregiudicato semina il terrore nei dintorni della stazione di Milano in quello che doveva essere un normale pomeriggio, è diventato scenario di terrore, 6 feriti da arma da taglio dei quali due in maniera grave.
Forse si è evitato il peggio solo perché il delinquente era armato di un coltellino multiuso; quindi, dalla lama corta ma la sua ferocia poteva essere letale per i poveri malcapitati.
Bloccato a fatica
La polizia di Stato ha dovuto faticare non poco a identificare “la bestia” inferocita che continuava a rapinare e ferire in serie – tanto che all’inizio si pensava fossero diversi i personaggi all’opera – invece, una volta arrestato dalla squadra mobile, rinvenuta sia l’arma sia la refurtiva, ha potuto constatare che era uno solo ad agire tra la folla, sebbene con efferata violenza.
Piantedosi ci è o ci fa?
Inutile ancora commentare certe vicende, che in Italia accadono sempre più di frequente: suonano retorici e di facciata e quindi fastidiosi i complimenti che sono arrivati dal ministro dell’interno Piantedosi agli agenti che hanno fermato il criminale, che come spesso accade, era già stato arrestato più volte.
Le nostre forze dell’ordine agiscono oramai alla cieca, abbandonate proprio dallo stato che dovrebbe per primo tutelare gli interessi nazionali, quindi la sicurezza del territorio.
Il governo degli sbarchi
Invece sappiamo che il governo della premier Meloni sta distribuendo clandestini in diversi porti italiani, tanto da aver già raggiunto un numero record di sbarchi.
Le stazioni delle nostre città, a partire da Milano, sono infestate di persone dedite all’accattonaggio e alla criminalità diffusa, un senso di insicurezza e degrado pervade l’animo e i quartieri dei cittadini italiani, ormai totalmente assediati.
Vogliamo solo dire una parola, forte e chiara: i miserabili che delinquono vanno assicurati alla giustizia ed espulsi quando si tratta di cittadini stranieri.
Fintanto non riusciremo a fare questo i mandanti di tali crimini sono moralmente la classe politica italiana a partire da Matteo Salvini che non è in grado di andare oltre ai Tweet demagogici nemmeno quando ricopre incarichi di governo.