Roma tra spaccio e disperazione – Apparentemente, a Roma, la Polizia di Stato ha intensificato l’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti e i risultati, ovviamente in senso negativo, non hanno tardato ad arrivare.
La piaga romana
Lo spaccio di droga sta dilagando in città e in provincia. Si scoprono persone insospettabili che, sempre più frequentemente, si dedicano a questa illecita e squallida attività.
Nella giungla urbana, del resto, dove è sempre più difficile sbarcare il lunario, dove l’assenza dello Stato è evidentemente percepita, tante, troppe persone, nel pieno della disperazione optano per la via illegale dello spaccio, non solo vendendo droga, ma facendone, sovente, uso.
Un fenomeno trasversale
Un fenomeno non relegabile alle sole fasce popolari, ma diffuso – il consumo di cocaina – tra i ceti alti della società. Le conseguenze di spaccio e consumo sono sotto gli occhi di tutti: il malessere aumenta, la violenza dilaga, la criminalità trova terreno fertile per allungare i suoi tentacoli.
Tra un fermo qui e un arresto là, non ci si illuda che la situazione possa migliorare né a breve né a lungo termine.
Un cambio di passo
Occorre una soluzione radicale, una rivoluzione politica, morale e culturale.
Roma è la cartina al tornasole dell’intero Paese. Le istituzioni da destra a sinistra sono distaccate dalla realtà quotidiana. La soluzione al Male Nostrum è fuori dai palazzi del potere.
Urge ritrovare la via Tradizionale, soppiantare lo Stato capitalista con uno Stato organico, opponendosi al mondialismo imperante che viene da oltre oceano, a quel progressismo che sta dando frutti marci, mentre il buono di questo Paese sta finendo in mani sbagliate, come perle ai porci.