Chi difende i viziati di “Ultima Generazione”? – Gli attivisti neo-comunisti di “Ultima Generazione” a Roma si sono fatti odiare da tutti. Tutti coloro che frequentano la Capitale, infatti, non possono non ricordare gli insulsi blitz di questi ragazzotti, tanto annoiati quanto radical-chic, che in nome di un non meglio precisato ambientalismo hanno più volte bloccato il raccordo in pochi mesi, causando una sfilza inenarrabile di disagi al traffico ed attirando anche gli strali degli automobilisti di mezza città.
Ragazzini viziati
Come se non avessero fatto già abbastanza danni – tra l’altro impunemente – questi bambocci si sono dilettati in altre imprese ridicole, sempre in nome dell’ecosostenibilità e di altre panzane simili.
Questa volta, infatti, hanno imbrattato a colpi di vernice arancione la facciata di Palazzo Madama, l’edificio che ospita la sede del Senato. Oltre ad inimicarsi La Russa e ad aver dato il pretesto al Viminale per nuove strette repressive, hanno risvegliato la sinistra estrema.
La sinistra li difende
Immediatamente, si sono prodigati a sostenerli diversi esponenti del mondo politico vetero-comunista (oggi più arcobaleno che rosso, a dirla tutta), che hanno proferito parole incondizionate di sostegno, perché la loro sarebbe una causa sacrosanta, ovvero quella del riscaldamento globale. Come, cioè, se gli italiani non avessero ben altre grane a cui pensare.
Ed allora, a difenderli ci ha pensato un vecchio arnese come Mario Capanna, storico leader di Democrazia Proletaria; poi è toccato a Matteo Orfini, amorfo esponente del PD; infine è stata la volta dei giornalisti, da Stefano Feltri a Paolo Berizzi.
Tutti hanno detto che questi “poveri” ragazzi non si toccano; eppure, resta un palazzo storico ed istituzionale imbrattato, anche stavolta impunemente, per ragioni del tutto pleonastiche e ridicole.
Il circo della sinistra
L’unica causa più risibile sarebbe stata quella del femminismo, che, facendo il paio con l’immigrazionismo e con questi ecologisti di maniera, ormai rappresenta l’impalcatura di tutte le battaglie ideologiche della sinistra.
La stessa sinistra – lo si ricorda per i più smemorati – che produce fenomeni da baraccone come Soumahoro, Boldrini e Saviano, piuttosto che come gli europarlamentari del PD indagati nello scandalo Qatargate; la stessa sinistra che, insomma, si riempie la bocca di diritti, ma poi si rende autrice delle peggiori nefandezze criminali, non rinunciando, però, mai ad una ricca dose di perbenismo da idioti ed ipocrisia galoppante.