Canada: La lobby LGBT mette i pattini – Genitore 1 e 2: il Canada – fucina di progressismo e repressione ideologica – s’inventa pattinatore A e B. Eliminare il classico duetto uomo/donna nelle gare di pattinaggio, per aprire la strada alla fluidità totale, alla negazione della personalità e della sessualità naturale subisce una forte accelerazione.
Si comincia dai nomi per arrivare a? Domanda lecita, quanto inquietante.
Le implicazioni della scelta
Le implicazioni che tale scelta potrà avere, l’eliminazione del io persona, io uomo o io donna, privato di essere ciò che è per natura, per ridurre l’essere umano a mero oggetto consumatore di cui sbarazzarsi quando non più necessario. Sesso, etnia, cultura, lingua: tutto gettato a bollire in un unico calderone, fondendo tutto in un ingranaggio umanoide, convinto di essere libero, ma in realtà imprigionato nelle maglie di una catena arcobaleno.
Sovvertire la natura
Nello sport il confronto tra due uomini contro una coppia uomo/donna è di per sé improponibile e genera soltanto implicazioni gravissime, come già accaduto in altre discipline, con ovvie e giuste polemiche e rimostranze del caso.
La sfera privata rimane tale, ma la fluidità imposta genera soltanto disparità e spettacoli di cattivo gusto.
Tale idea, sdoganata nel continente nordamericano, potrebbe approdare nel vecchio mondo, già preda del progressismo europeista che lo sta inesorabilmente consumando e dargli il definitivo colpo di grazia.
Del resto, i problemi del mondo, secondo la classe politica dominante, sono questi, tutto il resto, benché molto più grave e urgente, passa in secondo piano. Occorre veramente un grande reset. Bisogna spegnere la macchina politica a livello mondiale e riavviarla, affinché il sistema corregga gli errori e riparta e riporti il mondo alla sua sfera naturale e lo protegga dalle deviazioni di guru senza Dio, senza Patria, senza umanità.