Sbarchi: fallimento della linea Meloni – Sono ormai un lontano ricordo i proclami da campagna elettorale e da opposizione di facciata di Giorgia Meloni sulla questione dello stop all’immigrazione selvaggia. Così Fratelli d’Italia, oggi al governo del Paese, è passato dal blocco navale al ricollocamento presso porti sicuri sparsi in tutto lo stivale.
Piantedosi neanche ci prova
A poco valgono le rassicurazioni del ministro dell’interno Piantedosi, che sostiene che sarebbe cambiata la strategia rispetto al passato, per cui non entrerebbe più chiunque ed indiscriminatamente. A ben vedere, in realtà, i flussi continuano esattamente come negli anni precedenti; e cioè incontrollati e privi di qualsivoglia regolamentazione.
La disfatta francese
Persino la voce grossa fatta (e poi prontamente smorzata) dalla Meloni contro la Francia qualche settimana fa appartiene al passato. Oggi la linea del governo è pienamente appiattita su quella che è l’idea della sinistra: sbarcano tutti. L’unica differenza, del tutto formale, è che ogni sbarco non è accolto da una fragorosa nota di soddisfazione, ma da qualche mugugno e da vaghe promesse di futuri interventi risolutivi del problema. Questi fantomatici interventi, però, nella pratica non esistono. Per cui, solo nelle ultime 24 ore, oltre mille clandestini sono sbarcati tra Sicilia, Campania e Puglia. L’invasione, dunque, continua a pieno ritmo.
La Meloni a corto di idee
Chiunque avesse ancora un barlume di speranza nella politica migratoria del governo Meloni può tranquillamente ricredersi. Non solo non è cambiato assolutamente nulla, ma il piano di riempimento coatto delle nostre città con balordi, perlopiù provenienti dall’Africa, proseguirà indisturbatamente.
Chi scrive, peraltro, non nutriva alcun dubbio sul fatto che col centrodestra al potere non sarebbe cambiato assolutamente nulla. D’altra parte, la linea politica la dettano gli Usa e la UE, quindi c’è poco da stupirsi, anche perché la Meloni non fa mistero di essere totalmente asservita a certi poteri.
Le soluzioni ci sono
La vera ricetta contro l’immigrazione, però, resta nota; serve il blocco navale ed una politica militare diplomatica presso gli stati di partenza, affinché i flussi siano fermati a monte e le ong messe fuori legge. L’alternativa è l’imminente sopraffazione della nostra civiltà ad opera di sottoculture barbare ed usi totalmente estranei ai costumi occidentali.