Mimmo Lucano difende Sumahoro – Aboubakar Soumahoro – deputato di Sinistra Italiana – finito nella bufera causa indagine a carico della moglie e della suocera per sfruttamento di minori nelle coop di famiglia, ha trovato un alleato nientemeno che in Mimmo Lucano.
L’assist di Mimmo Lucano
L’ex sindaco di Riace, condannato a 13 anni per una serie di crimini relativi allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, ha speso parole di stima incondizionata nei riguardi del parlamentare ivoriano. Secondo Lucano, Soumahoro è illibato e sarebbe stato fatto oggetto di un tritacarne mediatico, volto a neutralizzare la sua presunta rilevanza politica ed il suo millantato consenso. È quantomeno singolare che proprio il politico calabrese si sia speso in favore del deputato di Sinistra Italiana, mentre tutto il restante mondo della politica nazionale gli si è scagliato contro. D’altra parte, il fatto stesso di ricevere sostegno da Mimmo Lucano è di per sé dannoso, visti i suoi trascorsi in tema di buonismo ipocrita.
Le lacrime in diretta social
Soumahoro, da paladino rampante della sinistra buonista, fatta di asserite, quanto ipocrite, lotte alle discriminazioni e di dominio incontrastato del politicamente corretto, è diventato l’ultima ruota del carro del fronte progressista, che ora smania per poterlo scaricare.
Soumahoro, evidentemente, ha tirato troppo la corda, sbandierando ad ogni piè sospinto una spocchia proverbiale, degna del moralizzatore più bieco, salvo poi essere finito vittima delle sue stesse epurazioni etiche.
Non è per il colore della pelle
Chiunque osasse contestarlo, o anche solo dichiarare di non condividere i suoi proclami stentorei e le sue pantomime ridicole, viene tacciato di razzismo e di disprezzare il povero bracciante africano, in lotta contro tutte le ingiustizie ed in favore dei derelitti. La realtà è, come volevasi dimostrare, amara. Esattamente come Mimmo Lucano, Aboubakar Soumahoro non è che un arrivista, che specula sull’immigrazione e sul business abnorme che ne deriva: anche lui, come il suo predecessore che ora solidarizza nei suoi confronti, ha peccato di tracotanza, convinto che la cappa del politicamente corretto lo rendesse intoccabile.
Cade miseramente un’altra icona di una sinistra tanto aberrante quanto ridicola, che meriterebbe l’estinzione politica immediata, viste le figuracce vergognose e le responsabilità immani in tema di violazione sistemata dei diritti fondamentali.