Milano: La mappa della criminalità che fa tremare il sindaco Sala – Un cittadino di Milano, Andrea Caldarini, ispirato da alcuni siti americani, ha postato in rete un elenco di tutti i reati violenti o, in generale, dovuti alla microcriminalità che tengono sotto scacco il capoluogo lombardo. Il nome del sito è milanocrimemonitoring.com e nella presentazione viene riportato che: “La Mappa nasce dall’incalzante senso di insicurezza che da tempo sta vivendo la città di Milano e dalla volontà di rappresentare in maniera intuitiva quello che succede giornalmente in città. Dare visibilità a notizie e segnalazioni dei crimini violenti e per rappresentare il dilagante disagio vissuto dai cittadini, spesso denunciato solo nei social network”. La decisione di mettere in rete tutti i reati sarebbe maturata dopo i fatti di Capodanno 2021 quando Piazza Duomo in occasione dei festeggiamenti di Capodanno divenne teatro di centinaia di aggressioni, furti e rapine.
Una metropoli che vantava uno stile di vita tra i più invidiabili d’Italia e d’Europa: decoro, servizi, sicurezza ai massimi livelli ridotta alla stregua di una delle città americane dove imperano omicidi e criminalità.
Sala tace
Il sindaco Sala, tendando di celare i dati del suo disastroso mandato, non può nascondere sotto il tappeto ciò che la rete internet, ma ancor di più la consapevolezza di molti milanesi, fanno emergere: il disagio sociale di una città che è diventata tra le più insicure e degradate, dato l’alto tasso di criminalità diffusa.
Criminalità, che si traduce in rapine, stupri, spaccio di droga, risse, proliferazione di baby gang delle etnie più disparate, il cui gradino più alto del podio è appannaggio di sudamericani di prima e seconda generazione. Ebbene, il sindaco Sala non solo è incapace, ma perfino colpevole, giacché la sua parte politica, in particolare, ha sempre predicato l’accoglienza indiscriminata a tutti i costi.
Una città irriconoscibile
A Milano non esiste più la criminalità “romantica” degli anni ’60 e ’70, della “Ligera”, dei Luciano Lutring – il solista del mitra – che lasciava alle cassiere dei negozi rapinati i soldi per pagarsi il taxi e tornare a casa, dei Turatello e Vallanzasca, e nemmeno più la piccola criminalità che sì, preoccupa, ma mai come l’insediarsi delle grandi mafie negli appalti e nel settore produttivo della città.
Un dato, questo, purtroppo verificabile non solo dalle svariate inchieste dell’antimafia tutt’ora in corso o da quelle concluse con brillanti risultati ad opera delle procure, ma anche dal fatto che i servizi diventano sempre più scadenti, facendo precipitare Milano laddove non si era mai vista.
Sala dovrebbe dimettersi per il bene di Milano e dei Milanesi: il prolungarsi della sua amministrazione della città meneghina potrebbe portare a danni difficilmente sanabili, almeno nel breve periodo.
Milano merita di più, come i cittadini milanesi. D’altra parte, oltre a parlare a vanvera di europeismo, certi standard europei dovrebbero essere garantiti, soprattutto nelle grandi metropoli che, invece, somigliano sempre più a sobborghi simili a quelli del terzo mondo.