2024: torna Trump – Il ritorno di Donald J. Trump sulla scena politica è probabilmente vicino, ancor più se è egli stesso ad annunciare una sua prossima candidatura per le elezioni presidenziali di novembre 2024.
Le elezioni di mid-term
Non che Trump si sia del tutto mai ritirato, nel 2022 ha attraversato tutta l’America per sostenere i propri candidati alle primarie repubblicane – tutte vinte a tappeto – contro quelli sostenuti dall’establishment del partito. Alle prossime elezioni di mid-term, per le quali, visti i disastri della presidenza Biden, tutti i sondaggi danno in testa i repubblicani, al Congresso dovrebbe arrivare una nutrita componente filo-trumpiana.
Probabilmente è questo lo scenario che Donald sta aspettando prima di annunciare la propria ricandidatura a cui, in un comizio per le mid-term, in Iowa – Stato dove tradizionalmente iniziano le primarie presidenziali – ha lanciato un chiarissimo “Molto, molto, molto probabilmente lo rifarò”.
L’annuncio formale è atteso dopo il voto delle mid-term, che Trump impiegherà per tastare il malessere del Paese e la disaffezione verso la presidenza Biden, valutando le sue chance per il 2024.
Il malessere USA
D’altra parte, i segnali di malessere sono forti: inflazione galoppante anche negli USA, agenda Dem sempre più folle e radicale sui presunti “diritti” – recentemente Biden si è espresso a favore dei trattamenti per il blocco della pubertà e per il cambio di sesso nei minorenni anche in età preadolescenziale – immigrazione fuori controllo, politica estera passata dall’umiliazione di Kabul all’escalation alle porte del conflitto nucleare con la Russia.
Certamente sono già molti gli americani che rimpiangono i quattro anni di presidenza Trump, periodo breve, in cui gli USA non hanno avviato – direttamente o indirettamente – guerre attorno al globo, in cui la crescita economica è stata forte e con un nuovo focus per la crescita interna rispetto ai rapporti internazionali, l’immigrazione sotto controllo e depotenziata l’inumana agenda liberal-genderista.
Ci auguriamo che questo evento possa verificarsi e che alla Casa Bianca possa tornare Trump, ottimo guastatore e pietra d’inciampo del sistema globalista, di cui proprio gli USA sono indubbiamente il primo centro di propulsione.