Nuovo governo vecchie abitudini – negli ultimi anni gli strilli dei fanatici dell’immigrazione si erano affievoliti, avendo ricevuto la possibilità di gestire il traffico degli sbarchi nella più totale indifferenza delle istituzioni. Il precedente ministro degli interni, Luciana Lamorgese infatti, sé è sempre disinteressata dell’emergenza sbarchi e non ha mai formulato dei correttivi per contrastare il traffico delle ONG.
La nascita del governo di centro destra, che sicuramente tra i punti forti della campagna elettorale ha insistito su un cambio di rotta in tema di immigrazione, ha mostrato come gli italiani siano stufi degli sbarchi e delle conseguenze da essi derivati, dalla “gara” alla ricerca di lavoro e sussidi alla delinquenza.
Puntuali rispuntano le ONG e i “restiamo umani”, puntuali come una cartella esattoriale, che oltre a scaricare sulle nostre coste masse di disperati il cui destino è entrare in conflitto con la realtà sociale nostrana, non perdono occasione per dare lezioni di morale e di assegnare patenti di umanità ai politici italiani.
E’ bastata una dichiarazione del neo ministro Matteo Piantedosi, durante un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa per scatenare di nuovo la canea degli scafisti in pectore.
Piantedosi dichiarando che sarebbe il caso di riaffermare un principio fondamentale della legge del mare – stessa legge alla quale le ONG dicono di appellarsi – la responsabilità degli Stati di bandiera di una nave.
Staremo a vedere se il nuovo inquilino del Viminale avrà la costanza e la forza per invertire la rotta in tema di immigrazione e vedremo fino a che punto le ONG mostreranno agli italiani la loro vera vocazione delinquenziale.
Lorenzo Gentile