Salvini il cavallo spompo – Matteo Salvini, reduce da un pesante ridimensionamento elettorale, è stato appena nominato Ministro delle Infrastrutture del governo Meloni. Come sua consuetudine, ha iniziato immediatamente una nuova campagna propagandistica fondata sul nulla creando già malumori in seno al nascente governo.
L’intervista delirante
Ospite alla trasmissione “Porta a Porta” di Bruno Vespa il 24 Ottobre, ha rilanciato la costruzione del ponte sullo stretto di Messina, tipico cavallo di battaglia Berlusconiano, sistematicamente disatteso. Ha parlato poi di pace fiscale e della necessità di una moratoria per le bollette delle imprese, dimenticando che non sia affatto materia di sua competenza e infine – non poteva non toccare l’argomento – ha parlato di sbarchi, sbandierando una nuova e miracolosa soluzione al problema dell’immigrazione selvaggia, senza aver compreso che tale materia esula dal suo ruolo, essendo di mera competenza del Ministero degli Interni.
Alla ricerca dei riflettori
Proclami vacui che, tuttavia, non stupiscono: Salvini, leader messo all’angolo all’interno del suo stesso partito, nella fase declinante della carriera politica, tenta di riaccreditarsi agli occhi dell’opinione pubblica, veicolando l’idea di voler intervenire su questioni che non gli competono, di cui non può assicurare soluzioni adeguate, come imporre il pugno di ferro contro clandestini e ONG.
Giustino D’Uva