Avanguardia del brutto, del falso e dell’idiota, devastante accozzaglia di tutto ciò che lo spirito di qualsiasi uomo buono non dovrebbe neppure sfiorare, il mondo dei mass media si distingue per dar voce, spazio e visibilità a personaggi la cui discutibile moralità si associa spesso ad una imbarazzante mancanza di talento
Tralasciare la penosa categoria dei giornalisti per guardare solo agli showman non mette al riparo da incontri particolarmente sgradevoli e tra questi, giorni fa, i telespettatori italiani hanno dovuto subire il match Teo Mammucari / Francesca Fagnani.
Criticato aspramente per aver abbandonato lo studio televisivo accusando il format di “Belve” adducendo argomentazioni ridicole e stupide, Mammucari ha scatenato reazioni a catena come nemmeno una centrale nucleare in avaria.
Cultura da diploma di radiotecnico, doti artistiche rimaste pervicacemente nascoste in quarant’anni di carriera, lo si ricorda per un programma di scherzi telefonici da scuola media di periferia e per aver condotto una trasmissione in cui una nota signorina romana si mostrava da una scrivania trasparente.
Teo Style
Il suo spettacolo dal vivo, a Ciampino, un anno fa, fu l’apoteosi del Teo style: una accozzaglia di maleducazione gratuita condita da tante parolacce che scandalizzarono persino gli astanti; costoro, avendo scelto con chi passare la serata, sapevano bene che non sarebbero andati ad ascoltare un professore della Sorbona…eppure non ressero l’impatto…e piovvero proteste, critiche e contestazioni!
Il suo stile, arroganza spicciola e strafottenza inutile, ha sempre raggiunto picchi incommentabili quando il nostro si è confrontato con le donne.
Accento romano carico e sgradevole, persino per una romana come io sono, Mammucari ha costantemente confuso la battuta cattiva con la comicità e la scortesia con l’ironia: ricorda il bullo che prende in giro il compagno di classe grasso, l’adolescente che, in difficoltà con le ragazze, le insulta…lo fa da sempre, ma ormai sessantenne, si scontra con l’età che immancabilmente aggiunge alla maleducazione quel velo di tristezza, quella patina di malinconia cosi deprimenti e così sconfortanti!
Esempio in negativo
Mandare a fare in c… la incolpevole Fagnani quando già le era lontano (nemmeno il coraggio del vis a vis!) è stato il più recente show di un personaggio che è la caricatura invecchiata di tanti adolescenti maschi con i quali tutte noi abbiamo avuto a che fare…ma io di Teo Mammucari tesso le lodi!
Teo non è una figura irrilevante; è, anzi, un uomo prezioso perché è un testo vivente di pedagogia negativa.
Teo, scusate il gioco di parole, è l’antigalateo, la summa di come un uomo non deve parlare, di come un uomo non deve comportarsi, di come un uomo non deve trattare una donna…mai ed in nessuna circostanza…un riferimento non irrilevante per gli spaesati educatori odierni.
di Irma Trombetta
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