Il nuovo aggiornamento del Programma elettorale di AfD dichiara la necessità di far uscire la Germania dall’Unione Europea.
È un ritorno alla posizione radicale antieuropea: fuori dall’Unione e fuori dall’Euro, scritta a tutte lettere nel nuovo programma del partito.
Le bozze del documento programmatico, diffuse dalla stampa tedesca, riportano testualmente “Consideriamo necessaria l’uscita della Germania dall’Unione Europea e la creazione di una nuova comunità europea” e sostiene “un’economia di mercato, la proprietà nazionale e una cooperazione amichevole tra gli Stati europei”.
L’intenzione di Allianz für Deutschland è quella di sostituire l’attuale UE con un “Gruppo Economico e d’interesse – WIG” (Wirtschafts- und Interessengemeinschaft ) e, evitando una rottura totale, dovrebbe essere negoziato per consenso con i vecchi partner UE sia con nuove parti interessate.
Parallelamente, la Germania dovrebbe lasciare il “sistema euro” e introdurre una valuta nazionale stabile “se necessario, mantenendo allo stesso tempo l’euro”.
Un ritorno alle origini della proposta di Dexit della campagna elettorale del 2021. La politica radicale di AfD non si ferma alla sola economia e permanenza nella UE.
AfD per la famiglia
Ridurre gli aborti la priorità del partito che vede, una Germania, dove gli aborti dovrebbero “rimanere l’eccezione assoluta” e dovrebbero essere consentiti solo “se esiste un’indicazione criminologica o medica”. Il partito ritiene che il numero di aborti denunciati ogni anno in Germania sia decisamente troppo elevato.
L’AfD non si ferma qui, vuole cancellare la legge sull’autodeterminazione approvata dalla coalizione del semaforo, che consente alle persone trans di cambiare sesso e nome sulla carta d’identità. Il partito parla di un “culto trans” e di una “sessualizzazione precoce” dei bambini. Propaganda gender da controllare vietando l’uso dei bloccanti della pubertà utilizzati per la riassegnazione del genere dei giovani.
Questi sono solo due dei, numerosi, punti di programma proposti da AfD che si impegna altresì a ripristinare il commercio con la Russia specialmente in ambito energetico e a sostenere l’Ucraina neutrale, fuori dalla EU e dalla Nato.
La pesantissima crisi economica tedesca mette i governi e i partiti “tradizionali” in una posizione fortemente criticata da parte dell’opinione pubblica che guarda, a questo punto, verso le alternative per la Germania.
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