Monaco: spara contro il museo ebraico, estremista islamico ucciso
Mentre in italia si discute di ius soli e ius scholae, mentre assistiamo a sceneggiate patetiche da parte degli antifascisti a causa del successo elettorale di movimenti quali Afd, a Monaco l’immigrazione colpisce ancora, con un morto di fronte al consolato israeliano.
Nella giornata di giovedì un uomo nei pressi del Museo e centro di documentazione nazista e al consolato israeliano ha sparato diversi colpi da arma da fuoco contro le persone fino a quando non è stato neutralizzato dalla polizia tedesca. Si tratterebbe di un islamico estemista già da tempo presente in Germania.
Il pericolo nelle nostre strade
Se sicuramente lo Stato di Israele ha delle colpe inequivocabili in politica estera, non possiamo noi europei farne le spese.
E il pericolo principale non viene dai nuovi arrivati, bensì da da chi è già integrato nel tessuto sociale, da tutti quei nuovi europei che europei non sono, che non si sentono tali se non grazie a un pezzo di carta e nel riconoscersi (il più delle volte solo a parole) in determinati valori costituzionali o europeisti ben lontani dal definire delle identità nazionali.
Questa volta la polizia tedesca è pronta
Questa volta la polizia tedesca non si è fatta scappare l’attentatore da sotto il naso, forse anche grazie al luogo dove il misfatto è avvenuto, ma quanto tempo passerà prima che ciò si ripeta, lasciando sulla strada più cadaveri come già è successo?
Questo è il prezzo da pagare per dare ai cosmopoliti antinazionali la soddisfazione di vivere in Paesi multietnici, mentre il capitalismo approfitta degli spostamenti di masse umane per regolarizzare e moralizzare la schiavitù.
E tra un Bella Ciao e un “siamo tutti antirazzisti” in Europa si muore.
Lorenzo Gentile
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